
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Gaspari ringrazia il Comandante della Capitaneria di Porto, Sergio Lo Presti: “Ha dimostrato equilibrio nella stesura dell’atto che contempera in modo perfetto le esigenze della sicurezza con quelle degli operatori del mare. Ora i comandanti delle imbarcazioni hanno un riferimento chiaro su come procedere nell’entrata e nell’uscita dal porto. Ovviamente questo deve indurci a moltiplicare gli sforzi per far sì che rapidamente il porto venga dragato”.
Intanto, lunedì mattina il geologo Renato Tedeschi, incaricato dal Comune per le attività di carotaggio necessarie a caratterizzare la qualità dei sedimenti da asportare, ha effettuato l’annunciato sopralluogo. Alla presenza di tecnici del Municipio, del Provveditorato Opere Pubbliche, della Capitaneria di Porto, è stato verificato che il pontone già in zona per i lavori sul pennello a nord del porto è idoneo ad effettuare le operazioni di prelievo dei campioni. “Per martedì è convocato in Capitaneria un tavolo tecnico – informa Gaspari – per pianificare lo svolgimento dell’operazione che dovrà portare anche alla redazione della cosiddetta scheda di bacino, un documento che consentirà di avere una mappa completa e dettagliata dei fondali portuali utile per programmare interventi anche negli anni successivi”.
Il primo cittadino ha avuto inoltre un colloquio telefonico con l’architetto Lucia Conti, dirigente del Provveditorato interregionale per la Toscana, le Marche e l’Umbria del Ministero delle Infrastrutture con sede a Firenze. “Mi ha confermato la piena disponibilità ad accelerare al massimo le procedure e martedì sarà a Roma nella sede ministeriale per appurare se esistono altri fondi disponibili, oltre a quelli provenienti dal ribasso d’asta per i lavori in corso sul pennello, per il dragaggio. Naturalmente molto dipenderà dall’esito delle analisi delle sabbie da portare via, il costo dell’operazione sarà molto diverso se esse potranno essere ricollocate sott’acqua alla radice del molo sud o se invece dovranno essere diversamente smaltite”.
E proprio per capire come sarà effettuata l’analisi dei materiali prelevati con il carotaggio, il sindaco ha parlato anche con l’ingegner Mario Pompei, direttore generale dell’Arpam. “Anche da parte loro ho registrato massima disponibilità a concludere il prima possibile il lavoro che però richiede tempi tecnici non comprimibili”.
Infine, ecco il confronto con l’assessore regionale Paola Giorgi: “Le ho chiesto di valutare se, nel primo stralcio della variazione del bilancio 2015 che la Giunta regionale ha appena varato e trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione, c’è la possibilità di prevedere uno stanziamento, anche piccolo, per i lavori del nostro porto. So bene – specifica Gaspari – che il nostro porto è statale ma, considerato che la Regione ha competenza sulla darsena turistica che usufruisce dello stesso accesso del porto peschereccio, non sarebbe incongrua una partecipazione economica della Regione, oltre a quella che già ha offerto per i lavori di carotaggio”.
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Ma si ricorda ora di bussare in Regione per il dragaggio del porto? Abbiamo un Sindaco che non sa cosa significhi la parola pianificazione! Abbiamo speso decine di migliaia di euro per la captatio benevolentiae della giornata dell’orgoglio marchigiano e poi chiediamo i soldi del dragaggio del porto???? Ma io dico qualcuno ha in mente il significato del concetto di “priorità”. Il problema è che ancora chiacchiera e non conosce vergogna!
Questo è come un miope che naviga a vista, di emergenza in emergenza… tutte procurate dalla mancanza di manutenzione ordinaria. Pianificazione? Non sanno nemmeno di che parli, Alessandro!
E’ possibile che la politica sia talmente ai suoi minimi storici da non attirare più persone capaci di dare contributi significativi, ma solo dei dilettanti allo sbaraglio che puntano al piccolo orticello? Bisogna fare qualcosa per invertire questa tendenza, che ci porterà allo sfascio…
Essendo in democrazia la politica è la degna rappresentanza di ciò che è la città. Io mi domanderei piuttosto come mai in questa città non sia riuscito a svilupparsi quel senso civico di gestione della Res Publica che fosse in grado di garantire uno sviluppo sostenibile alla città! Dobbiamo prendere atto che la città da qualche anno non è più in grado di esprimere delle eccellenze in alcun settore, come la nostra città ha perso ormai tutti i primati che aveva. Il declino è pervasivo in ogni ambito cittadino, e la cosa più grave è che questo declino è voluto,… Leggi il resto »
Può essere vero che siamo diventati incapaci di esprimere eccellenze, ma qua il problema è molto peggiore se possibile: esprimere anche solo delle sufficienze, delle mediocrità, sarebbe un bel passo avanti rispetto alle figure attuali che sono veramente pessime!
Le figure attuali sono lo specchio di cosa capace di esprimere la sambenedettesità….
Non è possibile, è lo specchio di un disimpegno di figure più qualitative riespetto alla gestione della cosa pubblica, forse troppo schifati?
Allora ti faccio una semplice domanda: secondo qual’è un cittadino di San Benedetto che avrebbe le qualità di carisma, competenza, affidabilità, professionalità tali da fare il Sindaco in questa città? Io attualmente non riesco a fare nessun nome…. illuminami…
Domanda impegnativa! C’è qualcuno meno peggio di altri, e meglio di quelli che ci sono adesso.
Vedrei molto bene anche soluzioni di tipo civico, in cui una personalità finora mai entrata in gioco si presenta con un programma coinciso e molto “sambenedettese”: per fare un nome per gioco, il direttore Perotti!
Oltre alla figura centrale, è importantissima la squadra dietro, l’uomo solo al comando non serve assolutamente…
Per gioco? Mò mi offendo. Forse è come una squadra di calcio che non ha gioco o meglio che non vuole mettersi in gioco. Indipendentemente dal mio ruolo che è il meno importante anzi non ha importanza, ho detto più volte che sarebbe il caso che un gruppo di persone che veramente hanno voglia di cambiare questa città facciano un po’ di riunioni per parlarne e capire se è possibile provarci. Rinnovo l’invito proponendomi come moderatore. Sentir dire nel filmato del 1991 di Samarcanda, dall’ex sindaco Alberto Cameli, che San Benedetto è la seconda spiaggia dell’Adriatico dopo Rimini, mi ha… Leggi il resto »
Dal gioco alla realtà il passo può essere breve!
Sono disponibile alle riunioni, organizziamo pure… magari salta fuori qualche persona sufficientemente valida e disposta a investire del tempo nel rinnovamento cittadino!
Mi accontento di molto meno delle eccellenze di cui parla Alessandro84, basta fare meglio di quelli attuali, e sinceramente non credo ci voglia molto…
Si aspettano adesioni. In questo momento siamo in tre.
nazzareno,perotti@tin.it oppure come commento oppure info@rivieraoggi.it
Dillettanti allo sbaraglio da troppo tempo. Possibile non ci si il modo di liberarsene ?. San Benedetto meritava di meglio da molti anni, ha subito e sta subendo quello che decide un partito che pensa all’ipotetico prestigio irrealizato dei suoi uomini sempre mediocri, piuttosto che ai problemi irrisolti della città che si ripresentano periodicamente mostrando di fatto l’incapacità di prevedere, programmare gestire, di chi li affronta. SIAMO VICINI al ritorno dei soliti nomi che si stanno indegnamente e sommessamente mormorano sono tutti dello stesso ceppo: chiacchiere, conferenze e inconsistenze. Sono sicuro che i Sambenedettesi apriranno gli occhi prima di sperimentare… Leggi il resto »
E cosa proponi di tangibile per evitare il ritorno dei soliti, ocram?
Pare che alternative più qualitative non vogliano proporsi, magari l’armiamoci e partite non funziona più!