
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, da parte di Altre Marche – Sinistra Unita:
“E’ convocata per lunedì 30 marzo, alle 21.15, presso l’hotel Progresso di San Benedetto del Tronto, l’assemblea pubblica di Altre Marche – Sinistra Unita. Dopo l’assemblea regionale promossa dal Cantiere per le Altre Marche – Sinistra Unita il 22 febbraio ad Ancona, si è costituito un tavolo di lavoro allargato, composto dai segretari regionali delle forze della sinistra marchigiana (Rifondazione, SEL e PdCI), dal rappresentante del coordinamento regionale dei comitati per l’Altra Europa e da tre figure rappresentative del mondo del lavoro e dell’attivismo sociale, nelle persone di Giuseppe Ciarrocchi (segretario Reg.le FIOM) Evasio Ciocci (referente comitati marchigiani Acqua Bene Comune marche e rete STOP TTIP) e Roberto Cenci (Lista cittadini in comune Falconara), incaricato di definire, sulla base degli indirizzi dell’assemblea, la candidatura a presidente per la lista Altre Marche – sinistra unita, le regole da adottare per rendere la futura rappresentanza istituzionale realmente utile allo sviluppo di un progetto capillare, ampio ed inclusivo di alternativa all’attuale sistema di potere, nonché le tappe partecipative da promuovere per arrivare alla definizione del programma e delle liste elettorali nelle cinque circoscrizioni provinciali.
Il nome individuato per la candidatura a presidente è quello di Edoardo Mentrasti, segretario Regionale di SEL, tra i promotori del percorso di riaggregazione della sinistra marchigiana su una collocazione alternativa al PD, già consigliere regionale ed assessore all’ambiente nel 1995.
L’assemblea pubblica del 30 marzo si ripropone di proseguire il lavoro già avviato sul territorio, costruire dei veri e propri cantieri locali per allargare la partecipazione sui contenuti programmatici, le modalità di svolgimento della campagna elettorale e sulle candidature a consigliere da individuare. La partecipazione dei cittadini è fondamentale per far crescere questo progetto e fare delle elezioni regionali una tappa per la costruzione dal basso di un progetto di alternativa all’attuale modello economico e sociale fallimentare e distruttivo. Un progetto per fare delle Marche una comunità nell’equità, una regione della democrazia quotidiana”.
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