SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Resta la curva nord vuota a fine gara e la richiesta pressante di dimissioni dell’allenatore Paolucci. Samb-Vis Pesaro resta una partita per molti versi incomprensibile: i pesaresi, penultimi in classifica, mostrano però un gioco corale e vivace, probabilmente rinvigoriti dal nuovo allenatore Ceccarini, mentre i rossoblu, che schierano Fedi e D’Angelo titolari al posto di Pepe e Alessandro e sono reduci da quattro vittorie consecutive e proiettati (fino ad oggi) alla rincorsa del secondo posto del Fano, crollano miseramente in casa dove mai avevano disputato incontri così anonimi.

Grave l’avvio di partita della squadra di Paolucci, che lascia campo libero agli avversari i quali collezionano almeno quattro belle occasioni fino alla rete del vantaggio di Rossoni, che già in precedenza aveva sovrastato, di testa, Borghetti e Fedi. Dopo i primi venti minuti Pesaro non ha altre grandi occasioni, mentre la Samb conquista metri di gioco tuttavia senza le idee molto chiare, fatta eccezione per il solito duo Napolano-Carteri. Poi arrivano due occasioni, Tozzi Borsoi di testa e Lobosco ha l’unico lampo di una scialba prestazione cogliendo un clamoroso palo.

La ripresa vede Paolucci tornare al 4-3-3, ma la squadra non brilla seppur tenta un forcing non troppo esaltante. Poi, finalmente, un lampo di D’Angelo e un bel colpo di testa di Tozzi Borsoi che pareggia i conti. Solitamente questi momenti segnano la svolta dell’incontro, ma la Samb non ne sa approfittare ad eccezione di alcuni buoni spunti di Napolano che però non trovano riscontro nei compagni. La Samb così attacca ma senza costrutto e invece si scopre malamente, salvandosi prima con Fulop e poi giungendo al doppio knock out di De Julis e dell’ex Martini.

Così i tifosi, in sciopero del tifo (e dopo questa sconfitta sarà difficile riprendere entusiasmo) abbandonano il settore centrale, mentre il club decide di interrompere il silenzio stampa quasi per mettere tecnico e giocatori (Borghetti e Tozzi Borsoi) di fronte alle loro responsabilità. C’è un grande rammarico per questa sconfitta, perché fino ad ora le prestazioni casalinghe erano state sovente superbe e una vittoria (attesa) quest’oggi avrebbe tenuta agganciata la Samb al secondo posto e addirittura aperto un piccolo spiraglio per la testa della classifica (sarebbero stati pur sempre sette punti, ma con lo scontro diretto a San Benedetto).

Sembra difficile che una squadra che è sempre mancata nei momenti topici del campionato (trasferte di Macerata e Fano e questa possibile vittoria che avrebbe dato un senso un po’ diverso al finale della stagione) possa risorgere in vista dei play off che sono incontri secchi e ad alta tensione.