
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ordinanza, non ancora esecutiva, resa nota dalla Capitaneria di Porto inerente ai fondali dello scalo sta suscitando malessere nell’ambiente della marineria sambenedettese.
Nel pomeriggio del 25 marzo una delegazione di pescatori ha ottenuto un incontro con il sindaco Giovanni Gaspari per parlare della questione. Si sono fatti i punti della vicenda e i pescatori hanno fatto intendere che l’esecuzione di tale ordinanza potrebbe essere letale all’intera marineria. Il primo cittadino ha dichiarato ai marittimi che l’amministrazione sta lavorando per risolvere l’emergenza. Nel pomeriggio del 26 marzo avverrà un altro incontro in municipio tra i pescatori e il sindaco.
Un pescatore afferma: “Vogliamo siano fatti tempestivamente dei lavori sull’escavo. Da tempo segnaliamo i disagi e i rischi dell’imboccatura del porto. Se l’ordinanza diventerà esecutiva, staranno fermi il 70% dei pescherecci. Più di 300 persone non potranno lavorare. Una cosa inaccettabile”.
I pescatori hanno intanto deciso di non lavorare nella giornata del 26 marzo. “I nostri pescherecci rimarranno fermi al porto per protesta. Andremo poi, nel pomeriggio, all’incontro con il sindaco. Se non avremo risposte soddisfacenti riguardo ai lavori di escavo, proseguiremo con lo sciopero ad oltranza e a manifestazioni immediate nelle strade di San Benedetto”.
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