L’edizione 2015 è stata vinta dal colombiano Nairo Quintana. La cronometro se l’è invece aggiudicata Fabian Cancellara.

“L’Italia è un paese bellissimo – ha detto Quintana ai microfoni di Rai Sport – mi sono sentito a casa, sono stato trattato bene. Questa è una delle più importanti vittorie della mia carriera. Sono orgoglioso, il clima era difficile. Dedico la vittoria a tutta la mia squadra e alla mia famiglia. Sono felice”.

CLASSIFICA GENERALE 1 Quintana, 2 Moullema 18”, 3 Uran Uran 31”, 4 Pinot, 5 Contador, 8 Pozzovivo, 16 Nibali 2′

CLASSIFICA CRONOMETRO 1 Cancellara 11′ 23”, 2 Malori a 4”, Kyrienka a 9”.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci sono più “stelle” del ciclismo mondiale a questa Tirreno-Adriatico che al Giro o al Tour: dal vincitore dell’ultimo Tour Vincenzo Nibali, un po’ in ombra in questa corsa, al fuoriclasse Contador per arrivare al colombiano Quintana, vittorioso al Giro 2014 e fortemente accreditato per il Tour 2015, poi, per continuare, Uran Uran, Pinot, Rodriguez, Kreuziger, Pozzovivo, Van Den Broeck. Tranne Froome e Wiggings, ci sono tutti, insomma.

San Benedetto si mostra come al solito nel suo vestito non migliore (la primavera e l’estate sono altra cosa) ma come una dama pronta a sbocciare: peccato che l’edizione 2015 accompagna invece con un plumbeo cielo autunnale (“grigio ferro”, definito dai cronisti Rai) il percorso sul lungomare sambenedettese. La cronometro non è gara da grandi emozioni, oltretutto quando la vittoria finale è praticamente certa e non esiste suspense; sicuramente un arrivo in volata è più appassionante, per chi ricorda i graffi che su lungomare Buozzi sono stati firmati da Cipollini e Petacchi, ma è anche vero che lo spettacolo della Tirreno-Adriatico è più televisivo che de visu. E quindi le telecamere che girano sul lungomare, avanti e indietro, sono una interessante promozione, non solo nazionale ma internazionale.

Ecco allora che, se per lo spettacolo sarebbe interessante sostituire la cronometro finale con una ultima frazione nervosa, magari fra i colli del Piceno in modo da mostrare il lungomare e la spiaggia sambenedettese come giusta ciliegina del territorio circostante, per il ritorno televisivo la cronometro forse non ha eguali.

Una proposta, per chi dovrà contrattare con gli organizzatori della Tirreno-Adriatico l’edizione 2016: sarebbe interessante una cronometro-base, da ripetere identica anno dopo anno, dalla Rotonda Salvo d’Acquisto a Porto d’Ascoli all’arrivo sulla Rotonda Giorgini. Quattro chilometri e qualcosina che però, anno dopo anno, o magari con altri tentativi durante l’anno, possono divenire quasi un metro di paragone stabile, con record da battere stagione dopo stagione. Una gara nella gara, un primato da contendere da parte degli specialisti oltre l’appuntamento con la Corsa dei Due Mari.

Se i 10 chilometri odierni hanno registrato una velocità superiore ai 52 chilometri orari, la percorrenza del lungomare in un fiato sarebbe un ulteriore elemento di interesse e di attrazione.