DA RIVIERA OGGI 1025 IN EDICOLA

TIRRENO-ADRIATICO. Come ben spiega Massimo Falcioni in un suo articolo, la Tirreno Adriatico da 50 anni arriva a San Benedetto del Tronto con reciproca soddisfazione da parte della città e dell’organizzazione, prima presieduta da Franco Mealli, oggi dal suo quasi ‘figlio’ Mauro Vegni, toscano di Cetona in provincia di Siena.
Ricordo quando, nel 1965, il fondatore della corsa scelse San Benedetto perché eravamo la più rinomata e bella spiaggia del medio Adriatico con un lungomare da fare invidia all’Italia intera. Non so, se oggi la scelta sarebbe stata la stessa.
Ero presente quando nella sede di via Delle Tamerici, fresca di costruzione, Mealli incontrò i consiglieri dell’Azienda di Soggiorno per trovare un accordo economico. Si trovò mentre venne bocciata la proposta di mio fratello Pino (faceva parte del Cda per conto del Partito Repubblicano) che avrebbe voluto inserire nella denominazione il nome San Benedetto del Tronto. Per esempio Roma-San Benedetto, corsa a tappe di sette giorni.
Una bella soddisfazione la durata cinquantennale di un contratto senza interruzioni che però i nostri governanti non hanno sfruttato a dovere in occasione di un importante anniversario.
Basta leggere nel servizio di Falcioni come Rieti si sia organizzata (organizza una partenza di tappa per la prima volta), per capire che si è persa una grande occasione. Un convegno, per esempio, con i giornalisti storici del ciclismo italiano, con l’invito in una grande festa da tenere la sera dell’arrivo con tutti i vincitori (la corsa è famosa anche perché Eddy Merckx non l’ha mai vinta) dal 1965 ad oggi o qualsiasi altra cosa avrebbe sicuramente dato lustro alla nostra città che non riesce, non so da quanti anni, ad organizzare un evento che ne caratterizzi passato e futuro, questa era un’occasione d’oro.
A scanso di equivoci, divulgammo quest’idea e quindi la mettemmo a conoscenza della città, appena terminata la 49ª edizione, esattamente un anno fa. Credo altresì che ne avremmo avuto diritto dopo mezzo secolo di contributi pubblici seppur ben spesi. Mi è stato detto che per l’occasione il Comune ha pagato 5000 euro in meno. Magari i nostri articoli sull’argomento, che gli organizzatori hanno sicuramente letto, sono serviti a qualcosa. Scherzo.

VIA MARSALA e LUCA SPADONI. Complimenti all’assessore Luca Spadoni (solo sulla trasparenza ha lasciato un po’ a desiderare, magari non per colpa sua), che va elogiato per la sua attività e per l’impegno che mette sempre per portare avanti quanto si propone. Sistemare la viabilità della zona nord di San Benedetto non era cosa facile per molti motivi anche se la logica lo pretendeva da svariati anni. Vedrete che fra qualche settimana tutti saranno contenti dei cambiamenti, commercianti compresi. Basta vedere quanti doppi sensi di circolazione sono rimasti nelle città italiane per rendersene conto.
Un elogio meritato all’assessore, il quale oggi non le vincerebbe lo stesso le primarie con Gaspari (nel 2011 fu strabattuto), ma vi arriverebbe vicino. Complimenti ovvii vanno anche al presidente del quartiere Antonio Pompili per la sua caparbietà che ha contribuito non poco alla soluzione del problema.

P.S. Se qualcuno dovesse pensare che per me è una vittoria personale si sbaglia di grosso. Io ho sempre parlato di pericoli da evitare senza portare avanti interessi miei o di chicchessia. Anzi, adesso ho qualche problema in più dovendo fare almeno quattro volte al giorno il percorso tra la via Manzoni di Grottammare (Piazza Carducci) e quella di San Benedetto.  Tratto ora, però, sicuramente più sicuro.
(Il Direttore)