
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Passato il maltempo, si contano i danni guardando il bicchiere mezzo pieno. “Sinceramente pensavo peggio – commenta il sindaco Gaspari – siamo stati in parte fortunati, gli alberi caduti non hanno causato danni a persone e cose e nessun sottopasso si è allagato, tutti quanti sono rimasti aperti e transitabili. Se ripenso alle cronache di guerra di sei, otto anni fa…”.
Il primo cittadino ha inviato una lettera di ringraziamenti al comando dei Vigili del Fuoco per il lavoro svolto: “Anche la viabilità è stata buona, eccetto alcune zone. L’acqua non ha mai superato l’altezza dei marciapiedi. Le acque chiare si sono riversate sui torrenti. Si vedevano torrenti carichi e strade libere. In Via Monte Conero non s’è visto un litro d’acqua, era una delle criticità più grandi. Siamo partiti con anni di ritardo, in passato la Ciip aveva fatto lavori altrove e non a San Benedetto. Chi aveva governato non si era minimamente preoccupato di mettere in sicurezza questa città. I cittadini hanno protestato in questi anni con chi amministrava, cioè noi, pur sapendo che le responsabilità non potevano essere imputate a noi. Ma adesso si notano i risultati”.
I maggiori disagi, ad oggi, si riscontrano in spiaggia, con grosse quantità di detriti da rimuovere soprattutto nel tratto nord e alla foce del torrente Ragnola: “Aspetteremo che si asciughino, successivamente li setacceremo”.
L’operazione sarà svolta entro il 17 marzo, giorno dell’arrivo in città della Tirreno-Adriatico: “Speriamo di poter offrire una bella immagine – prosegue Gaspari – mercoledì partirà la realizzazione degli asfalti, daremo priorità al circuito della gara per ragioni comprensibili, poi ci concentreremo sulle altre strade. Le buche purtroppo sono inevitabili, comunque le scorse notti abbiamo già effettuato interventi in Viale dello Sport. Abbiamo contattato alcune imprese che sistemeranno le buche con l’asfalto a caldo, mentre quelli della nostra Multiservizi sono rattoppi a freddo”.
Capitolo pini caduti. A San Benedetto se ne contano una sessantina, di cui solo quaranta nella pineta Bambinopoli. “A questi si aggiungono quelli che dovremo abbattere perché pericolanti e pericolosi”, informa il sindaco. “In tal senso, la notte del 5 marzo abbiamo evacuato una famiglia di Via Marradi perché un pino a rischio si trovava proprio sopra la loro abitazione. I pini devono stare in pineta, non in strada. Lì dobbiamo avere altre essenze, con radici fittonanti. La gente fa il ragionamento che più gli conviene, io devo tenere conto dell’interesse collettivo. Questa città a volte è surreale: alcune persone hanno telefonato alla Forestale perché a loro avviso stavamo maltrattando le piante. Non si possono buttare centinaia di migliaia di euro all’anno per il ripristino dei marciapiedi e delle strade o per incidenti causati dalle radici in superficie”.
Gaspari predica pertanto attenzione e invita a non sottovalutare i moniti alla prudenza: “Occorre un atteggiamento diligente, non abbiamo una badante per ogni singolo cittadino”.
Il sindaco comunica infine di aver scritto al Premier Renzi e al Governatore Spacca per il riconoscimento dello stato di calamità: “I danni superano il milione di euro, speriamo che la Regione si attivi”.
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“Chi aveva governato non si era minimamente preoccupato di mettere in sicurezza questa città”.
Gaspari governa dal 2006. Dal 1997 al 2001 è stato vicesindaco. Dal 1993 al 1997 capogruppo di maggioranza.
Dal 2001 al 2005 ha governato il centrodestra con Martinelli.
Gli asfalti partiranno mercoledì…di quale mese e di quale anno? Si rende conto questo signore di come ha ridotto questa città in otto anni di non amministrazione? Forse lui ha come riferimento la zona intorno al parco Eleonora e nulla altro. Si facci un giro in via Roma, ad esempio, magari in bici. Si rischia di ammazzarsi. Purtroppo questo sindaco non ha nemmeno lo spessore culturale per comprendere le inefficienze di questa amministrazione. L’unica consolazione è che fare peggio di Gaspari sarà davvero difficile per chiunque amministrerà questa città
Peraltro leggo da un altro articolo di questo giornale, a cura del prof. Fazzini: “Le precipitazioni che hanno interessato la città nel 5 e 6 marzo non sono state particolarmente intense, ma si è trattato di una pioggia omogenea e costante mista a raffiche di vento di circa 34 km/h in media”. Se le piogge fossero state intense, la città si sarebbe allagata, come sempre. Altro che miracoli gaspariani…ma se fosse successo il montedinovese avrebbe dato la colpa alle bombe d’acqua ed…ai gavettoni.
Si allaga non va bene, non si allaga non va bene! Spero che ha imparato la lezione!!
Certo il sindaco potrebbe anche attribuire la colpa ai primi abitanti del paese alto, oppure ai romani…! Ma che sta dicendo? NON GOVERNA da 10 anni e parla di messa in sicurezza della città? Ma la domanda allora sorge spontanea… lui in questi anni, oltre che ad andare in VACANZA a Mosca e pubblicare Tweet davvero inutili, di aver fatto danni su danni, annunciando l’inizio di lavori e progetti mai visti, essere stato condannato per il caso Zazio anche in appello e mi fermo qui perché la lista è davvero lunga…, che cosa ha realizzato in concreto?