SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Secondo quanto riportato all’Ansa dall’Italfish di Martinsicuro, società armatrice dell’imbarcazione sequestrata in Africa, gli uomini dell’Idra Q. erano posti in stato di fermo da una decina di giorni e nel pomeriggio del 2 marzo c’è stata l’udienza sommaria terminatosi con la decisione di mandare in carcere il sambenedettese Massimo Liberati e Sandro De Simone di Silvi Marina. Mentre è rimasto a bordo Vincenzino Mora, originario di Torano ma residente a Martinsicuro, con gli altri membri dell’equipaggio.

“Dieci giorni fa un equipaggio della marina militare locale è salito a bordo e ha intimato al comandante di raggiungere il porto più vicino. Hanno contestato presunte violazioni per una rete presente a bordo, ma non utilizzata, una rete le cui maglie, accertate con tanto di righello, sarebbero di 68 millimetri invece dei 72 previsti. Erano in stato di fermo, ma a seguito di una sommaria udienza, sono finiti in carcere. Un armatore è sul posto, mentre un altro è a Dakar, in contatto con l’ambasciata” hanno raccontato i membri dell’Italfish.

La Farnesina segue la vicenda ed è in contatto con l’ambasciata italiana di Dakar, competente in Gambia.