MACERATA – Colpo di scena nelle indagini riguardanti la morte del commerciante di pesce Pietro Sarchie.

Giuseppe Farina, il principale indagato e arrestato insieme al figlio Salvatore per l’assassinio del sambenedettese avrebbe dichiarato al Pm di Macerata “Ho partecipato all’agguato, ma non sono stato io ad ucciderlo” indicando, a suo parere, il nome del vero assassino. Presentato un lungo memoriale agli inquirenti.

I legali hanno affermato che Giuseppe Farina voleva soltanto spaventare Pietro Sarchiè. Aveva preparato un agguato per intimorirlo insieme ad un’altra persona di cui non ha rivelato l’identità. Ha escluso la presenza del figlio Salvatore. Dopo aver fatto scendere Pietro Sarchiè dal suo furgoncino sarebbe partito accidentalmente un colpo di pistola da parte della persona presente insieme a Giuseppe Farina. Il commerciante di pesce, secondo Farina, era rimasto leggermente ferito.

Da lì la decisione di portarlo con un altro mezzo nei pressi di Valle dei Grilli e giunti nelle campagne il compare di Farina avrebbe sparato a Pietro Sarchiè uccidendolo.

Giuseppe Farina ha fatto sapere, tramite i suoi legali, che non voleva uccidere il commerciante di pesce. Infine ha dichiarato che Domenico Torrisi non era a conoscenza dell’assassinio.

La Procura vaglierà il memoriale.