
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo dal segretario provinciale di Rifondazione Comunista Davide Falcioni.
Settecento euro al mese per un lavoro da 9/10 ore al giorno, sei giorni su sette. E’ la storia raccontata nei giorni scorsi da una ragazza che ha avuto la sventura di proporsi in un noto ristorante di San Benedetto. Alla donna il titolare del locale ha di fatto prospettato l’ipotesi di rivestire ruoli di responsabilità, stagisti e cassa inclusi, ma conti alla mano la paga oraria per la lavoratrice – che fortunatamente ha rinunciato – sarebbe stata di 2,8 euro circa.
Una miseria, anzi, un salario da schiavismo evidentemente inaccettabile da chiunque non fosse ridotto “alla fame” e privo di alternative. Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la piena solidarietà alla lavoratrice e rileva come purtroppo, in periodo di crisi, una notizia che avrebbe dovuto indignare chiunque rischi di finire nel dimenticatoio, mentre il centrosinistra si diletta nel vuoto esercizio delle primarie e svende beni pubblici cittadini.
“C’è chi sta peggio”, diranno alcuni, ignorando che il loro ragionamento legittima la riduzione in schiavitù di migliaia di persone. In questo senso il Jobs Act approvato dal governo Renzi, con il voto favorevole di tutto il Pd, rappresenta per i “padroni” (come chiamarli, altrimenti?), una vera e propria manna: avranno infatti la piena e totale libertà di licenziamento, potendo addurre qualsiasi motivazione. Domani alla ragazza che cerca lavoro gli imprenditori disonesti potranno proporre ancora meno di 700 euro al mese e orari no stop. Tutto ciò con i favori del governo e di quanti, anche nei nostri territori, legittimano “la svolta” impressa da Matteo Renzi.
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Non conosco personalmente, e ci mancherebbe altro, il segretario prov.le di RF. Ma pedigree e area politica di appartenenza mi fanno pensare ad una persona che in vita sua, se va bene, avrà versato si e no mezza giornata di contributi, o marchette che dir si voglia. Trent’anni fa, prima del servizio militare mi sono dilettato a fare il cameriere stagionale in un hotel del vicino Abruzzo- settecentomilalire di paga mensile. 16/18 ore di lavoro giornaliere, fra colazione pranzo, cena, e dopo cena, dormivo in un sottoscala e mi lavavo nel bagno al piano . una volta a settimana tornavo… Leggi il resto »
Be’ se Renzi va a vanti e si permette di fare quello che fa e’ perche’ c’e’ purtroppo tantissima gente che la pensa come te…………………e se oggi sei un signore come dici non lo dimostri.
Renzi lo ha votato e lo sostiene al governo proprio la corrente ideologica del signore che ha scritto l’articolo. Troppo facile indignarvi ora dopo che per cinquant’anni avete svenduto tutto quello che c’era da svendere comprese le tutele dei lavori.
Rifondazione non sta in Parlamento
ma almeno informati: rifondazione non è in parlamento e si è sempre battuta, spesso da sola, per la tutela dei lavoratori.
Parole sante, Mogol
Hai detto bene, 30 anni fa…vogliamo tornare indietro nel tempo mentre la società non fa che andare avanti? Oggi con 700 euro non ci fai niente, sopratutto se hai una famiglia alle spalle. 700 mila lire 30 anni fa sono il corrispettivo di quasi 2000 euro oggi. Per 2000 euro penso che dei sacrifici si possano certamente fare. Prima di sputare sentenze forse è il caso di rendersi conto che non viviamo più nella bambagia da un bel po di anni…
Stessa esperienza lavorativa mia e di un’infinità di nostri coetanei. Personalmente 16/18 ore non le ho fatte mai, ma un minimo di 11 sempre. E per sette giorni la settimana. In nero e con la paga di 50.000 lire al giorno. A conti fatti 2,35 euro orarie. E’ anche vero però che erano lavori temporanei utili in certi casi per pagare gli studi, così come è anche vero però che, in qualsiasi lavoro, era fuori discussione fare più delle canoniche otto ore giornaliere e con paghe spesso stabilite arbitrariamente dai singoli datori di lavoro. Soprattutto per gli apprendisti. Una notizia… Leggi il resto »
Quel ristoratore si dovrebbe vergognare, ma probabilmente si sente fiero e dalla parte della ragione.
Chi è che ha mandato questa lettera? Il segretario del partito di Rifondazione Comunista? Ma i colleghi del suo partito al parlamento che cosa hanno fatto? Votano o no la fiducia al ducetto Renzi? Ma famme sapè, protesti per quello che hai fatto approvare pure tu? Queste cose succedono solo in Italia!
Rifondazione non è in parlamento, informati
E’ vero il detto che dice:”chi tira troppo la corda, questa poi si spezza”. La bilancia tra lavoratori ed imprese, in questi ultimi anni era sbilanciata troppo verso i primi. Il costo del cuneo fiscale a carico delle imprese (esorbitante), la ostentata sicurezza dei sindacati di avere sempre ragione difronte alla Magistratura del lavoro (fatto vero), anche di fronte a casi dove l’impresa aveva ragione, ha costretto molte aziende a chiudere e/o a spostare la propria attività all’estero (fatto questo che, non ha incontrato alcuna fattiva resistenza sindacale, né in sede locale, né in sede nazionale) e tutto ciò è… Leggi il resto »
Penso che alcuni commentatori siano poco avvezzi alla politica, come si fa a mettere sullo stesso piano il PD ( oramai diventato partito di centro destra) con Rifondazione!? Che tra l’altro da diversi anni non è più al Governo.
Non mi dite che vi siete pure bevuto la storiella della separazione tra Sel e Rifondazione? Cioè, ho fatto un errore,non dovrei essere sorpreso! In un paese dove hanno creduto a uno che ha detto di aver ridotto di 18 miliardi le tasse (e la pressione fiscale è aumentata!) e fatto tagli di spese per 25 miliardi (e ogni mese abbiamo il nuovo record di deficit!) è naturale credere anche a questo! Mamma che differenza c’è tra cavolo e broccolo? Niente, sempre broccolo è! E tra netturbino e operatore ecologico? Differenza tra Sel e Rifondazione’? In Sel ci sono i… Leggi il resto »
Cosa vuole che le dica, rimanga pure con le sue idee! Io non devo convincere nessuno, le facevo semplicemente notare che stava dicendo delle inesattezze.
notizia scioccante? perchè non si informa sui braccianti agricoli….che risate!!!! i sindacati sanno tutto,ma non si muovono per mancanza di segnalazioni!!!sono stato sempre del parere meglio poco che niente! comunque penso che la ragazza non aveva tanta voglia di lavorare…per cosi poco!!! che tristezza signori.!!
prima di dire che la ragazza non aveva voglia di lavorare bisognerebbe capire il perche’ ha rifiutato.
come direbbe un mio anziano amico: non ha bambini da sfamare!
io lavoro in un vivaio lo stipendio non è molto di piu’,pero’ ho dei bambini da sfamare e una mogli invalida inabile al lavoro!!! percio’ perchè ha rifiutato?? risposta molto semplice!!!
magari ci dite anche il nome dell’esercizio,giusto per curiosità pelosa
guarda infatti non occorreva che tu lo specificassi si capiva…………………….complimenti
Qualcuno ha idea di quale avrebbe dovuto essere la tariffa minima contrattuale ?
Quali sono le tariffe orarie dei lavoratori di società e cooperative che vincono appalti pubblici ?
Il nostro paese barcolla perché stiamo perdendo le professionalità e ci piace essere approssimativi: nel caso specifico confusione nelle mansioni da svolgere, nessun cenno alla professionalità del candidato (con o senza esperienza, con o senza titoli di studi specifici )? Il risultato è chiaro: poche persone e ancor meno turisti avranno soddisfazione nell’essere serviti da personale mal pagato e forse non preparato per quel lavoro …
Ottima considerazione
e non e’ la sola purtroppo…..
Sfrinca, come fa un Partito a votare pro o contro se non è in Parlamento!?
Quando votano la fiducia votano tutti , non è che se la votano da soli!
E nelle commissioni ci sono pure quelli dell’opposizione!
Vabbè, manco questo ammettete?
Qui le cose sono 2, o confonde il partito della rifondazione Comunista con il partito di Vendola che è SEL, oppure è talmente arrogante da non ammettere di aver scritto una caxxata.
Il progetto messo in atto dalla Troica, e stato ripreso pari/pari da Renzi. Il programma di questo governo è esattamente lo stesso di quello attuato da Schröder nel 2002 , quando appunto Peter Hartz presentò il piano per la riforma del lavoro chiamato Hartz IV, che ha portato alla fame 6 milioni di cittadini tedeschi ( per credere, vedere la puntata del 1 marzo di Presa Diretta) e che potremmo definire, un piano schiavista e mesozoico (stesso pensiero dei cittadini Tedeschi). Questo è ciò che vogliono i regnanti dell’Europa; questo è quanto messo in atto dal vassallo Italiano. Cittadini resi… Leggi il resto »
Prima cosa, il Piano Hartz è costituito da 4 riforme, da cui quella da lei citata è soltanto l’ultima (cronologicamente parlando). Le riforme Hartz hanno il grande vantaggio di aver trovato un efficiente equilibrio tra le responsabilità individuali e quelle sociali dello Stato. E’ innegabile che in Germania con la riforma Hartz il tasso di occupazione sia aumentato (invece in Italia stiamo ancora a snocciolare statistiche su quanto sia aumentata la disoccupazione) infatti non mi sembra affatto che la Baviera abbia i tassi di disoccupazione della Basilicata, o che la Volkswagen abbia deciso di delocalizzare lo stabilimento di Wolfsburg, uno… Leggi il resto »
Alessandro che le riforme Hartz abbiano prodotto direttamente o indirettamente una riduzione dei salari è un fatto riconosciuto anche da diversi politici tedeschi. E se oggi gli squilibri tra paesi centrali e periferici sono aumentati minando la sostenibilità dell’ unione monetaria è anche perché il paese più forte ( cioè un paese che non ne avrebbe bisogno ) ha fatto concorrenza in quell’ ambito.
La riduzione non è dei salari ma dei salari medi, per via dei mini job, che tuttavia hanno aumentato l’occupazione! Gli squilibri non derivano dalle riforme Hartz ma dal forte aumento della produttività tedesca!
Gli squilibri preesistenti sono aumentati per entrambi i fattori. Se per aumento della produttività intendiamo un discorso di dimensioni imprese/ componente tecnologica possiamo concordare ( ma richiede politica industriale e sopratutto investimenti, e anche pubblici ) ma appunto per questo non avevano bisogno per forza di creare un mercato del lavoro di quel tipo ( che ha funzionato solo perché quelle riforme le hanno fatte loro e le hanno fatte per primi, se poi tutti quanti cominciano a ridurre i salari contemporaneamente succede l ‘attuale disastro ).
Se vogliamo trattare sulla primogenitura del ribasso salariale allora dobbiamo tirare in ballo le scelte del WTO degli anni ’90 con l’ingresso nel mercato globale della Cina. Le riforme Hartz sono intervenute per arginare la stagnazione tedesca agli inizia del 2000. Le riforme Hartz hanno aumentato l’occupazione, anche tramite l’utilizzo dei minijob per i lavori atipici, creando un grosso snellimento burocratico per le imprese. Senza i minijob molti tedeschi sarebbero disoccupati, ed è meglio avere u lavoro (anche sottopagato) che andare a spasso.
io c’ero nel 1985 e gli operai un milione se lo sognavano
E quando non ci sarà più nessuna differenza tra lavoro festivo e feriale e tra lavoro diurno e notturno?
Tutto più semplice, lineare, razionale.