DA RIVIERA OGGI, SETTIMANALE IN EDICOLA N. 1022

Dopo le diverse interviste sia agli imprenditori che hanno reso grande l’economia sambenedettese dagli anni ‘60 in poi,  sia ai mestieri più antichi, la parola più diffusa è passione.
I motivi per cui hanno intrapreso questa strada imprenditoriale, sono simili per tutti.
Questo dovrebbe far riflettere le generazioni di oggi, sul motivo per cui nonostante il periodo di dopoguerra si riuscisse a costruire una realtà lavorativa, a differenza di oggi.
“Generazione di svuotati?”, forse sì, forse oltre che la passione è anche caparbietà quella che ci manca, la testardaggine, la famosa aspirazione del qualcosa di più, la spinta a cambiare.
Probabilmente la crisi economica è la menzogna più grande che ci raccontiamo ogni giorno.
Ferruccio Zoboletti di passione ne ha avuta da vendere per tutta la sua vita, si trasferisce a San Benedetto del Tronto da Reggio Emilia,  nel 1953 per continuare l’attività del fratello morto in un incidente stradale.
Nonostante la giovane età di ventuno anni, inizia a costruire la sua aziend, prima con due piccoli magazzini, uno in via Mare e l’altro a Centobuchi, poi definitivamente nel ‘69 si trasferisce in via Val Tiberina dove i magazzini ortofrutticoli Zoboletti hanno resistito fino ad oggi.
Con l’avvento della grande distribuzione, Zoboletti inizia a rifornire in particolare Emilia Romagna (la sua terra), Liguria, Lombardia e Veneto.
Per ben quarat’anni l’azienda Zoboletti è riuscita ad essere prima per qualità, passione ma soprattutto serietà. Attualmente la ditta è portata avanti dai figli Afro e Andrea mentre Stefania esercita la professione di architetto.
La sua vita è stata intensa, ricca di impegni e di riconoscimenti: presidente della Sambenedettese per ben dieci anni (di cui otto in serie B), premio Truentum nel 2008, stella di bronzo al merito sportivo dal Coni nel 2014 nonché presidente del Circolo Tennis Maggioni.
“Il segreto sta nell’avere bravi e validi collaboratori, ma importante è pure condividere con gli altri le proprie passioni”