SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Saranno otto gli alberghi di San Benedetto coinvolti in occasione dell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico prevista per il prossimo 17 marzo. Otto su ventitre, quindi un terzo del totale.

Il dato è relativo esclusivamente alla lista gestita dalla Rcs, circa 500 persone divise tra squadre, direzione, giuria, organizzatori, componenti della Polizia Stradale e dei servizi sanitari. Non calcolati pertanto tutti gli altri soggetti, regolarmente accreditati, che però rientreranno in un altro elenco riservato a giornalisti, troupe tv, tecnici e sponsor che, per motivi di comodità, dovrebbero optare per il pernottamento in Riviera.

Per il resto, i ciclisti dormiranno tra Porto Sant’Elpidio (arrivo della penultima tappa) e il vicino Abruzzo. “Cerchiamo di ottimizzare i trasferimenti – fanno sapere dalla Rcs – abbiamo bisogno di strutture che garantiscano certe caratteristiche: ristorante interno, parcheggi adeguati. Se ci sono alberghi, li utilizziamo. Dormiamo dove c’è posto, non ci sono preferenze, solo necessità. Di solito ci rivolgiamo alle località di tappa”.

Va specificato che nulla impedisce alle squadre di contattare a proprio piacimento le strutture ricettive, anche perché non esiste alcun vincolo che vieti ciò. L’accordo tra Comune e Rcs ad oggi è solo verbale e verrà messo nero su bianco nelle prossime settimane. L’investimento dell’ente sarà di 60 mila euro – lo stesso degli ultimi due anni – e sarà ufficializzato attraverso una determina di giunta.

Nella delibera approvata dodici mesi fa, la numero 33 del 13 marzo, venne dato ampio risalto al ruolo degli alberghi cittadini: “La competizione sportiva – si leggeva nel documento – porterà un elevato numero di sportivi, tecnici, addetti ai lavori, appassionati del ciclismo, i quali alloggeranno nelle strutture alberghiere di San Benedetto del Tronto, portando dei benefici all’economia locale non solo in termini di immagine della città ma anche in termini di presenze turistiche in un periodo di bassa stagione”.

E pure nella successiva riunione tra amministrazione e associazioni di categoria del settore turistico, la problematica di varie carovane piazzate in alberghi lontani da San Benedetto fu posta al centro del dibattito.

Un anno dopo, stessa storia. Con annesse puntualizzazioni da parte dell’Assoalbergatori: “Il gioco a volte non vale la candela – dichiara il presidente Gaetano De Panicis – ci sono hotel di tipo estivo, non aperti tutto l’anno. Aprirli e chiuderli il giorno dopo non conviene. Vanno puliti, sistemati, vanno accesi i riscaldamenti, riaperte le cucine. Inoltre, occorrono camerieri, portieri. Un conto è tenere aperti tre giorni, un conto solo uno. Sono più le spese che le riprese”.

Le strutture in ogni caso ci sarebbero: “Quelle aperte tutto l’anno sono circa il 20%. Succede che le squadre contattino autonomamente gli alberghi optando per i prezzi più vantaggiosi. E se l’offerta è alta, su un territorio vasto, è più facile giocare al ribasso. A molti operatori non conviene, è ipocrita affermare che la Tirreno-Adriatico destagionalizzi. Apri per ventiquattr’ore e poi richiudi. Destagionalizzare vuol dire allungare il periodo di vacanza, significa farci lavorare ad aprile e ad ottobre. La manifestazione ciclistica è importante semmai per il ritorno d’immagine. Il passaggio in tv è fondamentale per la pubblicità in vista dell’estate, è un investimento in prospettiva”.

MEZZO SECOLO DI TIRRENO-ADRIATICO Quest’anno la Tirreno-Adriatico soffierà su cinquanta candeline. Per l’occasione, il cast sarà stellare: Vincenzo Nibali e Alberto Contador (trionfatori nelle ultime tre edizioni), Alejandro Valverde, Joaquim Rodriguez e Christopher Froome. San Benedetto meriterebbe delle celebrazioni degne di tale traguardo, ma ad appena venti giorni dall’appuntamento l’argomento è lontano dall’essere affrontato.