MARINA DI CARRARA – Si è tenuta il 23 febbraio, alla Fiera Balnearia di Marina di Carrara, una partecipata riunione dell’Itb Italia dal titolo “Sdemanializzare, si può” riguardo alla possibile soluzione del problema della Direttiva Bolkestein, che minaccia di mandare a evidenza pubblica le imprese balneari del nostro paese.

Durante il suo intervento d’apertura il Presidente Itb Giuseppe Ricci ha dichiarato: “Il momento è difficile, il 31 dicembre del 2015 è arrivato, e non ci sono più scuse; nessuno potrà dire non lo sapevo, non avevo capito, non credevo che sarebbe successo davvero. Tutti quanti, a parole si sono detti contro le aste, ma poi, nei fatti nessuno ha lavorato per trovare le soluzioni possibili”.

L’Itb Italia, sostiene da tempo la proposta di concedere agli attuali imprenditori balneari, un Diritto di Superficie o, in alternativa, di una possibile sdemanializzazione delle aree sulle quali insistono le strutture balneari.

Tra gli interventi, di importante rilievo quelli dell’Europarlamentare del Ppe Lara Comi, la quale ha dichiarato che senza un intervento diretto in Europa da parte del Governo Italiano, non ci può essere una soluzione condivisa da Bruxelles; a seguire la telefonata dell’Onorevole Ignazio Abrignani, (FI), Vice-Presidente della X Commissione alla Camera, il quale ha confermato che il Governo ha avviato una ricognizione a livello nazionale per conoscere l’attuale situazione delle spiagge italiane, e ha smentito l’imminenza di un decreto da parte del governo.

In conclusione è intervenuto il rappresentante dell’ufficio tecnico-legale Itb Antonio Smeragliuolo il quale ha illustrato i principi della Sdemanializzazione e l’evoluzione del “Considerando 15” della Direttiva Ue Concessioni con il quale l’Europa potrebbe escludere il comparto Balneare dalle evidenze pubbliche.

Nel proseguire il suo intervento, il tecnico ha portato alla conoscenza dei convenuti il documento riservato dell’Agenzia del Demanio denominato “Concessioni di Valorizzazione”, nel quale viene indicato il procedimento per far riconoscere un diritto concessorio di 50 anni, con la possibilità di avere, al termine di tale periodo, un “Diritto di prelazione” per l’acquisto del bene, che se venisse applicato al settore balneare porterebbe alla ripresa immediata degli investimenti e dell’occupazione.

Infine, riprendendo quanto precedentemente detto dalla Comi, Smeragliuolo ha mostrato il documento a firma del Presidente della Commissione Europea Juncker, nel quale “parlando di occupazione, sviluppo e crescita, si dichiara la volontà di tutelare le Pmi sgravandole dalle regolamentazioni gravose e burocratiche che impediscono la promozione dell’imprenditorialità”.

Dunque un messaggio chiaro dall’Europa all’Italia nel dover tutelare e salvaguardare le attuali imprese del comparto balneare italiano, legalmente riconosciute Pmi.

Nelle sue conclusioni, il Presidente Ricci ha riconfermato la propria intransigenza verso soluzioni confuse, temporanee e incerte; quindi ha riaffermato che l’unica proposta concreta oggi sul campo, così come confermato da tutti gli intervenuti, è la proposta dell’Itb Italia, applicabile, possibile e necessaria.