SAN BENEDETTO DEL TRONTO – San Benedetto si arricchisce di un nuovo tratto di pista ciclabile. Partiranno lunedì prossimo i lavori in Via Gino Moretti per estendere il percorso ad oggi interrotto in Via Manara.
Il cantiere opererà sul marciapiede per circa 4 mesi, occupando momentaneamente pure gli stalli auto del lato sud. Il tratto ciclabile verrà realizzato con uno sbalzo sul muro di contenimento dell’alveo dell’Albula largo circa due metri e mezzo, protetto con una ringhiera in acciaio zincato uguale a quella già montata su via Manara. Sarà prevista anche l’illuminazione, oltre ad un adeguato sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane.
Il tutto terminerà all’altezza dell’intersezione con Via Toscana. A quel punto, la pista tornerà a snodarsi sul marciapiede di Via Moretti (“è abbastanza largo per ospitare ciclisti e pedoni”, dicono dal Comune) fino all’incrocio con Via Curzi.
Il progetto costerà complessivamente 200 mila euro, reperibili dal tesoretto di 2,4 milioni intercettato anni fa da Amedeo Ciccanti mediante la legge mancia. Un milione fu già investito proprio per Via Manara, un altro milione sarà speso per il pennello sull’Albula. Avanzano pertanto 200 mila euro che potrebbero servire per allungare la pista ciclabile fino a Via Piemonte, “per arrivare sino al mare con il passaggio sotto il ponte”.
Se ne discuterà tuttavia in un secondo momento, così come per la creazione di un ulteriore spazio per le biciclette da far all’interno di Via Curzi, che farebbe da collegamento col centro. Tale obiettivo comporterà l’istituzione del senso unico nel breve tratto di strada che attualmente consente la doppia circolazione, ossia il segmento compreso tra l’incrocio con Via Crispi e il semaforo antistante la scuola.
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La ciclopedonale che collega via Piemonte con il lungomare è elemento fondamentale per cambiare la qualità della vita di migliaia di cittadini. Una priorità assoluta da integrare – assieme ad altro – all’interno della progettazione del nuovo lungomare.
Ho sempre pensato che la riqualificazione della viabilità sia ciclabile che carrabile sull’ albula dovesse essere prioritaria rispetto al lungomare nord. Il problema è che la realizzazione, ad esempio, di rotonde sull’ albula credo richiederebbe degli investimenti molto grandi, e i fondi come sappiamo o non ci ” sono ” o non si “possono” tirare fuori. Certo che se facciamo un mutuo per rimettere una pavimentazione ancora da decidere su 400metri di lungomare…
Prima di pensare a grossi interventi di riqualificazione forse bisognerebbe prestare attenzione alle piccole cose…. investire di più sul decoro della città, riqualificare l’alveo dell’Albula diventato nel tempo ricettacolo di rifiuti, dare dignità all’attuale accesso al mare da via Piemonte…