SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nove anni sono tanti, più dei sette tradizionali riservati al mandato del Capo dello Stato. Non saranno quindi due settimane di ritardo a creare imbarazzi.

E’ innegabile però che vedere nelle stanze del Municipio di San Benedetto ancora la foto istituzionale di Giorgio Napolitano fa un certo effetto. Eletto lo scorso 31 gennaio, dell’immagine del successore Sergio Mattarella ad oggi non vi è traccia.

Ma come si reperiscono gli scatti? Subito dopo l’insediamento, avvenuto il 3 febbraio, l’istituto poligrafico della zecca dello Stato ha inviato un fotografo al Quirinale per immortalare Mattarella.

Delle diverse istantanee è stata scelta quella migliore, autorizzata, firmata e stampata. A quel punto a decidere la tiratura è il Ministero dell’Economia, che finanzia l’iniziativa e invia il materiale agli uffici principali.

Agli altri non resta che acquistarla alla Libreria dello Stato. Dal Comune hanno fatto sapere che qualche venditore si è fatto avanti e che va effettuato l’ordine.

Difficile quantificare la spesa, per il semplice motivo che non si sa quante foto verranno richieste. Se un tempo ogni ufficio comunale presentava l’immagine del Capo dello Stato, negli ultimi tempi ci si è limitati a mostrarla nell’ufficio del sindaco, nella sala consiliare e nella sala giunta.

Esporre il ritratto del Presidente della Repubblica non è un obbligo di legge. A Bologna, ad esempio, non hanno affisso la foto classica di Napolitano, bensì quella di una sua visita in città di qualche anno fa.

C’è poi il discorso della spending-review: in molti manterranno intatta la cornice, sostituendo semplicemente il suo contenuto. Probabilmente accadrà pure a San Benedetto, che nel frattempo aspetta Mattarella!