SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuto nel pomeriggio del 5 febbraio, nella sala giunta del Municipio, un incontro tra il presidente della Samb Gianni Moneti, il sindaco Giovanni Gaspari e i vertici dell’associazione “Noi Samb” per valutare le azioni da intraprendere all’indomani della decisione di vietare ai tifosi della Sambenedettese la trasferta a Fano.
Dopo un’approfondita analisi della situazione e delle possibili motivazioni che hanno spinto l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive a prendere un provvedimento che tutti hanno giudicato sproporzionato, immotivato e altamente penalizzante per l’intera città, le parti presenti all’incontro hanno concordato sulla necessità che quanto prima venga costituito ed inizi ad operare il già annunciato Centro di Relazione con i Tifosi – Crt che, sul modello di quanto avvenuto in altre realtà (era presente all’incontro anche un esponente della tifoseria di Ancona che ha già vissuto un’analoga esperienza alcuni anni fa), instauri positive relazioni con tutte le componenti che agiscono sul mondo delle partite, a cominciare dai responsabili dell’ordine e la sicurezza pubblica, perché venga modificato l’atteggiamento assunto verso la Sambenedettese e i suoi tifosi.
In particolare, tutti hanno evidenziato come da anni la tifoseria sambenedettese non solo non si rende protagonista di episodi che mettano a repentaglio l’ordine pubblico ma che spesso le trasferte si trasformano in occasioni di festa collettiva e di celebrazione dei valori dello sport.
Il fatto che San Benedetto sia oggetto di provvedimenti non spiegabili se non con un pregiudizio (ripetute e salate sanzioni per violazioni di poco conto, chiusure di intere e importanti arterie stradali per partite interne con pochi tifosi ospiti, richiesta di mettere in servizio un numero abnorme di steward) stride innegabilmente con la storica vocazione all’accoglienza di questa città.
Per modificare questa situazione, Samb, Comune e Noi Samb hanno concordato che l’unica strada da percorrere è quella di spiegare alle autorità preposte che la tifoseria sambenedettese è profondamente cambiata rispetto al passato e che deve essere trattata come le altre tifoserie marchigiane. E questo sarà il compito principale che dovrà svolgere il Crt. Per dare concretezza immediata a questo impegno, l’associazione Noi Samb, pur ribadendo l’assurdità del provvedimento di interdizione alla trasferta di Fano, invita tutti i tifosi ad attenersi alla regola rinunciando a mettersi in viaggio.
Nel frattempo il presidente Moneti ha comunicato che mercoledì prossimo avrà un incontro a Roma con i responsabili dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive per comprendere le ragioni di questo atteggiamento assunto verso la società e la sua tifoseria.
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Noi non saremmo angioletti ma ai piani alti ci scappa molte volte il morto oppure volano scooter dalle gradinate e non succede nulla perché dio sky deve comandare…sempre due pesi e due misure..
la tifoseria non in generale non centra nulla se vi sono alcuni sottosviluppati che a Giulianova si sono messi a “raccare” verso il guardalinee ,reo di non so cosa. Lo sputo è considerato condotta vilolenta dal regolamento del calcio , ancor più grave se rivolti ad un ufficiale di gara.
Ecco servita al CAMST su un piatto d’argento la motivazione per risparmiarsi un impiccio e per far “rifiatare” la questura pesarese alle prese con i servizi d’ordine nei vari carnevali