SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’autopsia effettuata sul corpo di Demetrio Ferri deceduto lunedì scorso a Mosca (dove era tornato da qualche giorno per affari imprenditoriali) ha stabilito che la causa della morte è arresto cardiaco. La salma arriverà stasera verso le ore 21 a Fiumicino (Roma) dove sosterà secondo le leggi del caso una notte.

L’arrivo a Porto d’Ascoli è invece previsto per domani (sabato 7 febbraio) pomeriggio intorno alle 15. Nel volo che riporterà la salma di Demetrio in Italia c’è naturalmente anche la moglie, l’ambasciatrice d’Italia in Camerun Samuela Isopi che da Yaoundé ha raggiunto Mosca dove ha curato in prima persona tutte le formalità del caso, aiutando anche gli addetti locali ad allestire la bara con effetti personali dell’amato marito che aveva condiviso con lei tutte le tappe della sua carriera diplomatica.

La camera ardente sarà allestita a Porto d’Ascoli all’interno della cappellina delle Suore di Piazza del Redentore a ridosso della chiesa di Cristo Re. Poi domenica alle 15 e 30 presso la già citata chiesa di Cristo Re saranno celebrati i funerali.

Unanime intanto il cordoglio di parenti, amici e conoscenti attraverso messaggi in rete su Facebook e twitter, mail e telegrammi. Attestati di stima ed affetto che uniscono da giorni le varie nazioni europee ed extraeuropee dove Ferri si è fatto conoscere ed apprezzare. Demetrio infatti ha lasciato il segno nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo da Porto d’Ascoli a Roma, da Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) ad Hanoi (Vietnam), da Kabul (Afghanistan) a Mosca (Russia) fino a Yaoundé (Camerun).

Grazie alla sua inimitabile simpatia ed al suo spontaneo modo di interagire col prossimo è riuscito a farsi benvolere da tante persone di qualsiasi cultura, nazionalità, scala sociale e religione esse fossero.

C’è una piccola inesattezza uscita su vari giornali da correggere: i genitori di Demetrio hanno compiuto 50 anni di matrimonio il 21 novembre 2014 ed attendevano che ci fossero anche lui e Samuela per festeggiare l’anniversario con parenti ed amici ma la data esatta non era ancora stata fissata.

Proprio i genitori Lino e Rita ora stravolti dal dolore per la perdita del loro unico amatissimo figlio, possono trovare motivo di consolazione ed infinito orgoglio nell’aver generato e cresciuto un grande esempio di vita oggi compianto da tutti.