
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’avevamo suggerito una settimana fa, e il fatto che la nostra intuizione sia stata raccolta dal tecnico della Samb Silvio Paolucci, non può che trovare la nostra approvazione. Anche se, ovviamente, il calcio non è scienza esatta (per fortuna) e dunque la risposta del campo è imprevedibile.
Parliamo della modifica probabile del modulo di gioco fin qui utilizzato dalla Samb, il 4-3-3, nella difficile trasferta di Fano, testa a testa tra le seconde squadre in classifica, distanziate però di ben 6 lunghezze dalla battistrada Maceratese impegnata in trasferta a Termoli. Diciamo subito che ha ragione Paolucci a ritenere la gara di Fano non determinante, ma nella malaugurata ipotesi che una delle due contendenti si trovasse, domenica sera, a 9 punti dalla Maceratese, il morale scenderebbe ben al di sotto del prato di gioco. Lo stesso, in caso di pareggio e vittoria dei biancorossi, il solco di 8 punti sarebbe pesantissimo.
Per questo si giocano due partite: una, tra i granata fanesi e i rossoblu sambenedettesi, una in relazione alla partita molisana.
Torniamo al modulo di gioco. Quando arrivò a San Benedetto Paolucci, prima ancora di allenare la squadra, disse che vedendo i numeri occorreva lavorare maggiormente sul reparto difensivo. Così – complice una assennata campagna di calciomercato – è stato, in parte. Ora c’è da correggere l’altro difetto: la Samb ha due volti, in casa (9 vittorie su 10 partite) e in trasferta (appena 3 vittorie e 13 punti sui 30 disponibili). Cambiare, dunque, è un obbligo, specie in casa di una avversaria così agguerrita (il Fano vanta la miglior difesa casalinga del girone, appena 3 gol presi, con 6 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta; e aveva iniziato non proprio bene il campionato, con 7 punti nelle prime 6 gare).
Ecco allora che dal 4-3-3 si passerà ad un più contratto 4-4-2 (o 4-1-3-2). Farà il suo esordio da titolare Menicozzo, rinforzo invernale fino ad ora relegato ad apparizioni nel finale di partita. Incontrista puro, elemento che non è in possesso del pacchetto di centrocampo dove Carteri quest’anno gioca da mezz’ala – pur fornendo un notevole apporto di copertura – Baldinini è giocatore di fascia e il giovane Paulis regista arretrato. Con la presenza di Menicozzo il reparto diventa a nostro avviso completo, specie nelle gare in trasferta. Giocherà probabilmente come mediano, a ridosso della difesa, con Paulis spostato qualche metro più avanti.
A farne le spese – si fa per dire – sarà Alessandro, le cui prestazioni in trasferta non sono ancora brillanti come quelle casalinghe. Non sarà una bocciatura, perché avrà modo di entrare a partita iniziata, fresco e scattante. Davanti la coppia Napolano-Tozzi Borsoi offre ampie garanzie di diversificazione del gioco.
La speranza è che con meno patemi in difesa nel corso dei 90 minuti i rossoblu riescano a trovare il colpo risolutivo, che fino ad ora è mancato solo a Jesi (2-0) e a Teramo contro il San Nicolò (0-0).
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Io avrei preferito Alessandro al posto di Napolano, comunque d’accordissimo con il 442, il nostro punto debole quest’anno è sempre stato il centrocampo facendo soffrire la difesa
Resta da vedere se l’arbitro ci permetterà di giocare con questo centrocampo folto o se invece, come al solito negli scontri diretti, non ci cominci a falcidiare con i cartellini rossi.
Non scordiamoci che il Fano, dopo le lamentele giustificate di Gabellini nell’incontro con la Maceratese, ha già avuto un rigore pazzesco in regalo a Giulianova…
come volevasi dimostrare…
Io preferisco Napolano a chiunque altro. La qualita non è acqua e non si compra la supermercato !!!!!
Complimenti per l’ottima scelta