
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 12 febbraio, martedì grasso, con la festa dei bambini al Palazzetto dello Sport “Bernardo Speca” avrà ufficialmente inizio l’edizione 2015 del Carnevale sambenedettese, da anni appuntamento fisso e tradizione del folklore cittadino fortemente permeata nelle abitudini di San Benedetto.
Questa edizione però è piuttosto lontana dall’essere definita tradizionale, a causa delle polemiche attorno ai luoghi di costruzione dei carri allegorici. Procediamo per gradi, negli scorsi mesi, a causa di una serie di proteste, gli organi di vigilanza preposti hanno chiuso “le saracinesche” dei capannoni adiacenti allo stadio “Ballarin” che da anni erano adibiti a una sorta di “officina” per la costruzione e lo smantellamento dei carri che a febbraio tradizionalmente colorano le vie del centro.
Questo contrattempo, parola di Alberto Malavolta, presidente dell’associazione “Amici del Carnevale Sambenedettese” ha comportato non pochi disagi all’organizzazione dell’edizione di quest’anno, la quale, per forza di cose dovrà essere sviluppata in maniera ridotta rispetto agli anni passati, con carri allegorici molto più piccoli dell’usuale e minori nel numero”. Si parla infatti di 7 o 8 carri di cui solo 4 a cura della stessa associazione locale e con il resto proveniente da paesi limitrofi come Castignano o Centobuchi di Monteprandone.
Una festa azzoppata insomma, che, sempre a detta di Malavolta “cercherà di compensare ai fasti negati con alcuni gruppi mascherati, 5 o 6 e composti ognuno da almeno 20 membri che gireranno per le vie cittadine allietando le giornate del 15 e 17 febbraio a grandi e piccini”.
Salva dunque la tradizione, non senza polemiche però visto che gli organizzatori da un lato lamentano il fatto di essere stati costretti a lavorare all’aperto e soggetti alle intemperie per garantire comunque, seppur in misura ridotta, la presenza dei classici carri, e dall’altro lato gli stessi si chiedono se per le prossime edizioni permarrà questo alone di incertezza attorno all’organizzazione.
A questo proposito è intervenuto il sindaco Giovanni Gaspari che ha detto di ritenere le proteste dello scorso anno alle quali è seguita la chiusura dei locali al “Ballarin” come un boicottaggio, “proteste il cui unico fine era quello di bloccare il Carnevale Sambenedettese”. Lo stesso primo cittadino ha poi voluto rassicurare gli organizzatori e i semplici appassionati garantendo che “il Comune è sin da ora al lavoro per trovare una nuova destinazione alla costruzione e allo smantellamento dei carri, ricerca vincolata all’individuazione di un luogo che per necessità di costi dovrà essere “di destinazione demaniale e sito a est della ferrovia in quanto fisicamente carri di grosse dimensioni, come quelli tradizionali, non passano nei sottopassi ferroviari”, infine, continua Gaspari “si cercherà di risolvere il tutto entro l’estate in modo da garantire i tempi tecnici di costruzione dei carri allegorici per l’edizione 2016”.
Venendo agli appuntamenti di questa edizione 2015 si parte martedì 12 febbraio con il “Carnevale dei bambini” al Palazzetto “Speca” con ingresso gratuito dalle ore 15 al quale seguirà, sempre al Palazzetto, dalle 21 e al prezzo di 8 euro, una serata danzante al ritmo di liscio, alla quale interverrà la premiata orchestra “Castellina Pasi”. Per finire, domenica 15 e martedì 17 febbraio, prevista la sfilata di carri e di gruppi mascherati che offriranno intrattenimenti a grandi e piccoli, coadiuvati quest’anno anche da un intrattenimento danzante a cura della scuola di ballo “Planet Dance 2000” e dal truccabimbi.
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