Di Matteo Massicci

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La presentazione della classe a indirizzo montessoriano della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Statale Sud, presso la scuola d’Infanzia “Alfortville” di Porto d’Ascoli, ha offerto l’occasione ideale per confrontarsi con le opportunità educative ancora oggi rappresentate dal metodo didattico elaborato da Maria Montessori durante i primi decenni del novecento. A Manuela Germani, dirigente dell’Isc Sud, e Flora Donnarumma, insegnante montessoriana, il compito di esporre gli strumenti pedagogici che verranno implementati nella nuova classe sperimentale. L’incontro è stato accolto da una buona affluenza di genitori ed educatori; presente, inoltre, Luciano Moliterni, vicepresidente dell’associazione Montessossori Onlus di Castelfidardo.

Prima di attivare simili iniziative, ha commentato Manuela Germani, già durante il periodo delle preiscrizioni scolastiche, è di rilevante importanza programmare incontri in grado di fornire ai genitori degli studenti tutte le informazione necessarie alla comprensione dei sistemi didattici applicati. Il metodo Montessori, infatti, ha bisogno di conoscenze e di tempistiche uniche, a cui le famiglie, sempre affiancate dalle scuole, devono contribuire in modo attivo.

Questo genere di apparato formativo, per di più, ha sottolineato la dirigente,  non può, per produrre i vantaggi auspicati in termini di crescita personale nei bambini, essere esclusivo, ma deve affiancare gli altri modelli didattici usualmente utilizzati.

Uno dei fattori determinati del metodo Montessori è l’interazione libera delle giovani menti con l’ ambiente e con le varie attività che vi si svolgono. L’alunno deve sentirsi padrone dell’ambiente che lo circonda. Questo aspetto, ha spiegato Flora Donnarumma, viene esplicato spingendo i bambini a prendere parte alle pratiche quotidiane che li riguardano da vicino, come la gestione della mensa o quella delle pulizie degli spazi comuni. Ciò presuppone un’attenzione del tutto particolare nei confronti degli studenti, che, senza alcun tipo di imposizione, sono autonomi nella scelta del loro percorso formativo. Attraverso un approccio multisensoriale a problemi di difficoltà gradualmente crescente e il confronto pratico con l’apposito materiale didattico, ha poi sottolineato l’insegnante, siamo in grado di aumentare nei bambini i tempi di attenzione e di concentrazione.