GROTTAMMARE – Tre assessorati e un gruppo di aziende vivaistiche si uniscono per restituire ai viali della città, messi a dura prova dal punteruolo rosso, “l’appeal” della riviera delle palme.

E’ iniziato nella giornata del 2 febbraio, a sud, con anticipo sui lavori per la bella stagione il reimpianto delle palme su vari tratti del lungomare cittadino. Nel pomeriggio del 3 febbraio il lavoro proseguirà da viale Colombo: in totale 85 esemplari di Washingtonia filifera andranno a colmare i vuoti lasciati da altrettante Phoenix Canariens divorate dal coleottero.

Le opere di messa a dimora e la fornitura degli esemplari sono curate da un gruppo di vivaisti grottammaresi (Brutti Nicola Vivai, Antonio Marconi Eredi, Eredi di Emidio Marconi e Piante Santori Vivai) che aveva accettato di collaborare con l’amministrazione comunale offrendo uomini, mezzi e piante, dopo un proficuo percorso di condivisione del problema punteruolo avviato agli inizi di dicembre con tutti gli imprenditori florovivaistici, da parte dell’assessorato alle Attività produttive-Vivaismo di Lorenzo Rossi.

Quello in corso è il secondo ma più consistente reimpianto di palme attuato sul territorio comunale, dopo la messa a dimora di 50 nuove Washingtonia nel 2013, sempre sul lungomare.

Per quanto riguarda il quadrilatero urbano del centro, la scelta rimane stabile sull’Arancio: in questa fase, il “vuoto” delle palme di via Cairoli verrà colmato con 7 giovani aranci, creando un anello di congiunzione tra via Sisto V, già arredata ad aranci qualche anno fa, e via Marconi, con gli aranci che hanno sostituto le palme sul lato est della scuola, passando per piazza Fazzini e via Marconi. L’idea è di conservare la storicità di Grottammare, anticamente Città degli Aranci (la pianta è riprodotta anche nello stemma comunale).

“E’ l’esito di un programma concertato con i vivaisti del territorio che si sono dichiarati disposti a collaborare con il comune per migliorare il nostro lungomare – fa notare il sindaco Enrico Piergallini – L’attaccamento alla città di queste persone ha consentito di abbassare sensibilmente i costi per la realizzazione del progetto”.

La fornitura comprensiva di manodopera costerà al Comune 15800 euro. Le opere sono coordinate dall’assessore alla Qualità urbana, Stefano Troli, che insieme al suo staff ha deciso di affiancare alle maestranze private anche due giardinieri comunali a proseguimento di un precedente lavoro preparatorio di rimozione delle ceppaie delle palme morte.

Anche la scelta sulla qualità delle essenze rimpiazzabili è stato momento di riflessione nei vari incontri del confronto pubblico-privato in atto a dicembre, alla verifica dei dati annuali sulla lotta al punteruolo rosso elaborata dall’agronomo comunale Elisa Mauro e presentata ai vivaisti dall’assessore alla Sostenibilità ambientale, Daniele Mariani. Tra le varie opzioni, la palma americana è risultata l’essenza che dava più garanzie di resistenza nei confronti del coleottero.

“Con questo intervento – aggiunge il primo cittadino – ripariamo in parte ai danni causati dal punteruolo rosso, responsabile di aver impoverito non poco il nostro lungomare. Accanto a questa azione cercheremo di reperire le risorse necessarie a rendere più sistematici e, speriamo, efficienti i trattamenti delle palme, per proteggerle dal coleottero. Non sarà facile, le risorse saranno minori anche quest’anno ma tentare tutto il possibile è doveroso”.