
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fino a quando il presidente della Repubblica Italiana non sarà eletto direttamente dal popolo, sarà sempre frutto di giochi politici, più o meno leciti. Non mi dilungo sulla bontà della scelta che magari è stata quella giusta. Non ho le conoscenze necessarie per essere più preciso. Per il metodo però ritengo di poter affermare che l’Italia di Mattarella è scaturita dalla paura. In Grecia il governo cade se tre votazioni non sono sufficienti per eleggere il capo dello Stato, in Italia sarebbe successo con un cammino più frastagliato.
Dalla paura che hanno buona parte dei parlamentari di lasciare innanzitempo gli scranni dorati dove siedono più o meno (molto) meritatamente. Secondo me la strategia renziana è stata una sola, semplice, semplice: quella di giocare tutte le sue carte con queste parole: “Cari amici del Pd, cari alleati del Ncd, cara Sel ecc. vale la pena di andare tutti a casa per l’elezione di un Presidente della Repubblica, non è meglio che superiamo indenni l’ostacolo poi, in qualche modo, sulle riforme ci mettiamo d’accordo”
“Magari lì, sarà più giustificato litigare e, perché no, se servirà, andare alle elezioni anticipate” Insomma due ‘minacce’ con un solo avviso, due piccioni con una fava. Che sia molto furbo è fuori di dubbio.
Infatti: la parte del Pd che non ci sta (Civati) sa che, di fronte al bivio sì o no (cioè tutti a casa subito), moltissimi di loro farebbero marcia indietro; quelli del Cnd (Alfano) sanno che per essere rieletti hanno bisogno di tempo (sperano): oggi non raggiungerebbero la soglia e sarebbero tutti fuori il Parlamento, leader compreso; Sel sa che, per provare a sfruttare il successo greco della sinistra-sinistra, ha bisogno di tempo; quelli di Forza Italia fanno finta di fare i duri ma la scheda bianca lascia capire che non lo sono, vogliono restare in gioco e tanto meno vorrebbero lasciare in anticipo il Parlamento.
Paura di doversene andare che ha contagiato quei pochi del M5S che hanno lasciato Grillo per rendere dorati anche i loro scranni: andarsene adesso non avrebbe avuto senso. Per loro. La Lega è così ‘piccola’ che, se non alzasse la voce, non esisterebbe.
Oltretutto, secondo me, un grande timore di dover lasciare ce l’ha pure Matteo Renzi anche se è bravissimo a non lasciarlo trasparire, trasformando in minaccia, una sua paura. Cadesse adesso il suo governo (con l’Italia sottoterra) in molti riterrebbero un fallimento la sua esperienza di governo, mettendo a rischio anche una sua prima elezione a parlamentare della Repubblica Italiana.
Se, invece, nei prossimi anni l’Italia uscirà dalla crisi come tutti speriamo, la sua sarà una vittoria perfetta e con lui quella degli italiani. Di Renzi una cosa però non mi piace: le sue vittorie sono state sempre contornate da comportamenti più opportunisti che seri, vedi Letta, vedi patto Nazareno. Il futuro ci dirà se, come diceva Macchiavelli, il fine avrà giustificato i mezzi.
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Molto interessanti le analisi di Luciano Barra Caracciolo (di cui consiglio sempre la lettura e anzi lo “studio” del suo blog) a partire dalla conoscenza diretta di Mattarella http://orizzonte48.blogspot.it/2015/02/elezione-presidenziale-congetture.html?m=1, ma anche del suo post precedente all’elezione (da… studiare) http://orizzonte48.blogspot.it/2015/01/la-ripresa-fantasma-e-la-linea-del.html?m=1. Secondo Caracciolo, pur attendendo gli atti di Mattarella, forse persino “Renzi non si rende conto” della persona che ha scelto. Scelta che rispetto ad Amato, ad esempio, salva letteralmente l’Istituzione. Speriamo Mattarella sia il garante della Costituzione e quindi della sovranità popolare e non dei “mercati”, istituzioni private e sovranazionali che il suo predecessore, come dalla sua decennale storia personale, ha… Leggi il resto »
La riflessione contenuta nel primo link di Caracciolo lo trovo condivisibile, anch’ io credo che Sergio Mattarella appartenga a quella categoria di persone che sono in possesso di quella tanto decantata qualità che in termine figurato in questi giorni molti giornalisti hanno sintetizzato definendolo uomo dalla “schiena dritta” Non credo che il nuovo Presidente permetterà strappi o scorciatoie volte ad aggirare i dettami della Costituzione, penso non ci siano dubbi su questo, Allo stesso tempo, pero, credo che Renzi, intelligente oltre che furbo, si è reso conto da subito di stare per mettere sopra quello scranno una personalità di tal… Leggi il resto »
Sul primo post di Caracciolo un solo dubbio, ovvero che Renzi sottovaluterebbe Mattarella. Credo sia possibile (solo una supposizione “da bar”) che la scelta di Mattarella possa anche essere intesa come il tentativo di avere una “spalla” di appoggio migliore nella partita con l’Europa, considerando l’appiattimento retorico di Napolitano e i probabili forti smottamenti che dalla Grecia attraversano l’intero continente (si guardi Spagna, Francia, anche Gran Bretagna).
La riflessione contenuta nel primo link di Caracciolo lo trovo condivisibile, anch’ io credo che Sergio Mattarella appartenga a quella categoria di persone che sono in possesso di quella tanto decantata qualità che in termine figurato in questi giorni molti giornalisti hanno sintetizzato definendolo uomo dalla “schiena dritta” Non credo che il nuovo Presidente permetterà strappi o scorciatoie volte ad aggirare i dettami della Costituzione, penso non ci siano dubbi su questo, Allo stesso tempo, pero, credo che Renzi, intelligente oltre che furbo, si è reso conto da subito di stare per mettere sopra quello scranno una personalità di tal… Leggi il resto »
Che sia un bravo stratega politico nessuno lo mette in dubbio, che non faccia caso ai mezzi per giustificare i fini anche.
Se tutto questo è sufficiente per governare bene (per esempio se le Province e il Senato scompariranno, se i deputati diminuiranno, ecc., se i disoccupati anche) dobbiamo ancora appurarlo.
Per esempio anche Dalema, Andreotti, De Mita erano maestri in strategie e bugie ‘politiche’.
…..e tanto per rimanere nell’ ambito politica =parassiti = corrotti =CASTA ecco l’ultima bella notizia che tanto bene ci fa stare a noi poveri e piccoli italianucci di 4° categoria silenziosi e consezienti di tutto ciò .Il primogenito del neoeletto presidente della repubblica Bernardo Giorgio Mattarella 47enne docente di Diritto amministrativo è oggi capo dell’ufficio legislativo del ministro Marianna Madia, con uno stipendio da 125mila euro lordi all’anno. Mattarella Junior è ,inoltre oggi ,ordinario amministrativista all’Università di Siena e condirettore del Master in management della Pa alla Luiss di Roma, ma è entrato al Ministero della Funzione pubblica già nel… Leggi il resto »