SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Due anni dopo ci risiamo. Il Quirinale attende il nuovo inquilino e in lizza ci sono tanti aspiranti, più o meno papabili. E se a Roma nessuno si sbilancia per non bruciare il proprio pupillo, a San Benedetto ci si può sbizzarrire, con reali auspici e figure al limite della stravaganza.

Nel 2013 i più citati furono Emma Bonino e Romano Prodi. La leader radicale a questo giro viene invece quasi totalmente ignorata, fatta eccezione per Pasqualino Piunti: “Sarei per una donna, con veto sulla Boldrini. Avrei visto bene Emma, peccato che i problemi di salute la escludano. Ovviamente sposo anche la figura di Antonio Martino”.

Per quel che riguarda l’ex premier, il gradimento è confermato dai vertici della giunta. “Solo un Paese come l’Italia può ignorare un politico di prestigio come lui”, dice il sindaco Gaspari. “Non abbiamo la cognizione del lavoro svolto in Commissione Europea”. In sintonia col primo cittadino il suo vice Eldo Fanini.

Tifano Veltroni gli assessori Fabio Urbinati e Luca Spadoni (al pari di Rodotà), mentre Margherita Sorge si butta sulla Finocchiaro. Meno rigoroso Sestri, che sostiene Milena Gabanelli.

Sarcastico Paolo Canducci: “Voglio Roberto Baggio (che non ha 50 anni, ndr). Se c’è gente che vota Magalli perché non posso votare Baggio? Comunque temo possa spuntarla Casini”.

Irriducibili dalemiani sia Paolo Perazzoli (il consigliere regionale Pd apre anche a Padoan o Mattarella) che Loredana Emili. “Purtroppo mi sembra fuori gioco e lui è stanco di fare battaglie con truppe che puntualmente si riciclano”, osserva l’esponente dei Diversamente Democratici. “Per uscire dalle solite  logiche  non mi dispiacerebbe un rappresentante preso dal mondo della cultura  tipo Umberto Eco, ma non mi sembra si vada in questa direzione,  visto come tratta gli intellettuali Renzi  e il bisogno di avere qualcuno accomodante come Presidente”.

Sul versante Cinque Stelle, il consigliere comunale Giovanni Marucci incorona Ferdinando Imposimato, presente nella lista dei dieci nomi pubblicata dal blog di Grillo. Ordini di scuderia rispettati.