MONTEPRANDONE – “Le popolazioni locali saranno partecipi delle attività turistiche e ne condivideranno in modo equo i benefici economici, sociali e culturali, in particolare per quanto attiene alla creazione diretta e indiretta di occupazione” sono queste le parole che recita l’articolo 5 del Codice etico per il turismo del 1999 figlio della Omt, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, appendice delle Nazioni Unite con sede a Madrid e votata nei propositi ad uno sviluppo sostenibile del turismo mondiale. Su questo solco tracciato dal Codice Etico si svilupperà, sabato 31 gennaio, la 35esima giornata mondiale del turismo che avrà sede a Monteprandone e come anticipato, sviscererà il tema del “turismo e lo sviluppo della comunità”.

Se il padre del turismo è globalmente riconosciuto nella importante figura di Thomas Cook, a Monteprandone, saranno altri padri, di natura più spirituale, tra le più importanti figure della giornata di sabato. In questo senso sono importanti le parole di Don Luigino Scarponi, tra gli organizzatori dell’evento che ha circoscritto i propositi della manifestazione  in “una occasione unica per dimostrare, non solo il 31 gennaio, ma anche negli anni a venire, che il nostro territorio non offre solo il mare ma anche tutto un mondo di cultura, e di cultura religiosa in particolare, con radici profonde e sedimentate nei secoli, il tutto senza dimenticare l’importante ruolo che il settore turistico dovrebbe avere sullo sviluppo della comunità in termini non solo economici ma anche di arricchimento culturale dato dal contatto con genti provenienti da terre diverse e lontane”.

Il centro focale della giornata sarà infatti la figura di San Giacomo e in senso più ampio e pratico la rete che gli enti locali e le associazioni di promozione turistica monteprandonesi stanno sviluppando in questi anni congiuntamente alla Conferenza Episcopale Marchigiana, in risposta a un turismo di settore e, in particolare legato a San Giacomo della Marca, che ha fatto registrare in questi anni dati incoraggianti sulle presenze turistiche strettamente connesse con la figura del santo con addirittura “5 mila presenze nel solo 2013, anno in cui si è registrato anche un aumento del 15% rispetto agli anni precedenti dei visitatori provenienti dall’est europeo, che rimangono ad oggi il target principale degli ospiti non italiani” ha precisato l’assessore del comune di Monteprandone Pacifico Malavolta.

Venendo al programma della giornata, sabato 31 sarà un giorno quasi interamente dedicato a San Giacomo con la visita, in mattinata, al museo allo stesso santo dedicato e che vedrà la partecipazione in prima persona del sindaco Stefano Stracci, seguita da una conferenza di Monsignor Mario Lusek della Conferenza Episcopale Italiana sul tema del turismo e dello sviluppo sociale e che vedrà le conclusioni affidate al governatore della Regione Marche Gian Mario Spacca. La giornata si concluderà poi con la visita guidata, per tutti i partecipanti, al santuario che ospita dal 2009 le spoglie di San Giacomo, tornate a casa dopo un lungo periodo trascorso a Napoli, luogo di morte del santo.