SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune ripulisce il centro dalle scritte dei writers. E’ partito lunedì mattina l’intervento della Multiservizi, con l’obiettivo di eliminare gli imbrattamenti dalle mura esterne delle abitazioni.
Il primo step si è svolto in Via Paolini, a pochi passi da Viale Secondo Moretti. “Si tratta di lavori richiesti da privati”, precisa Fabrizio Pignotti della Multiservizi. “Sono completamente gratuiti, in quanto pagati dall’ente. L’iniziativa è attiva da tempo, ma sinceramente ci aspettavamo più segnalazioni. Probabilmente la gente è scoraggiata”.
La pulizia è realizzata con un’apposita apparecchiatura in grado di rimuovere i segni lasciati dalla vernice su diversi tipi di superfici. Si tratta di un sistema di smacchiatura a doppia funzione (idrolavaggio con carbonati e altri minerali e eco-sabbiatura a secco) concepito per rispondere a tutte le esigenze di pulitura selettiva di vetrate, profili in alluminio anodizzato e marmi lucidi non porosi, strutture in acciaio inox o alluminio, ma anche paramenti lapidei, strutture ed elementi architettonici in pietra, marmo e laterizi particolarmente delicati. Il macchinario non può tuttavia essere applicato sugli intonaci, in quanto c’è il rischio di graffiare o scolorire la superficie.
La Multiservizi informa inoltre che verranno eliminati i graffiti dal pontino di Viale Moretti e, in futuro, dalle mura dell’edificio di Piazza Nardone che ospita la Asl.
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sicuramente una bella iniziativa ma… quanto dura ? se non insegnano un po’ di civiltà e senso del decoro a queste persone, tra 10 giorni tornerà tutto da capo ( anche peggio ).
Un sistema sperimentato all’estero e in alcune città italiane è pulire subito(in termini di ore)nuovi imbrattamenti.E’ quello che ho fatto sulla facciata di casa ed è un anno che non imbrattano.Poi non imbrattano subito con decine e decine di tag.Cominciano con una e se rimane lì ne seguono altre.Invece se si cancella subito(pochi minuti e pochi euro)la nuova tag difficilmente ne seguono altre perchè il vandalo capisce che lì non duraProvate e non rassegnatevi(chi insegna civiltà e senso del decoro?Agiamo invece di sperare nel prossimo).
basta chiamarli writers , chiamateli fannulloni imbrattatori .
Una piccola grande verità: “probabilmente la gente è scoraggiata”…
Esatto: e come altro dovrebbe sentirsi chi magari ha lavorato una vita per avere una casa decente e deve sottostare ai comodi di imbrattatori vari?
Se ai lavori di ripulitura e cancellazione, non si affiancano ordinanze restrittive ed un’attenta sorveglianza da parte delle autorità preposte, è e resterà una battaglia contro i mulini a vento!!!