MARTINSICURO – Continua a tenere banco nella città truentina la vicenda delle dimissioni del consigliere e delegato alla Sicurezza, Sandro De Angelis.
A prendere la parola in merito è Alduino Tommolini, uno dei fondatori di Città Attiva che si allontanò però dall’associazione a pochi mesi dalle elezioni comunali del 2012. Ed oggi, a distanza di 3 anni, Tommolini sembra ritrovarsi in toto sulla scelta di De Angelis e soprattutto sulle motivazioni che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni dal ruolo di consigliere comunale e di delegato alla Sicurezza.

“Vogliamo innanzitutto premettere – si legge in una nota – che sino ad oggi abbiamo preferito non commentare quanto accaduto in merito alle dimissioni del consigliere Sandro De Angelis, convinti che ogni situazione meriti un’attenta riflessione prima di essere eventualmente commentata.

Di certo leggere certe parole riportate dalla stampa e attribuite al predetto consigliere “Quello che inizialmente era la missione di Città Attiva è stata letteralmente stravolta da un modo di fare politica che nulla ha a che vedere con il pensiero e la filosofia che per 7 anni ha mantenuto in vita l’associazione civica ormai inesistente, a fronte di una personalizzazione nel potere decisionale di pochi” ha in noi riportato la memoria a quasi tre anni fa, quando decidemmo di prendere le distanze dall’associazione, che pur contribuimmo in maniera significativa a fondare e a sviluppare per ben cinque anni, e ci ha fatto vedere, in modo seppur tardivo, ulteriormente confermate le ragioni di tale presa di distanza, che a quei tempi venne, a nostro avviso non coerentemente, definita “una scelta che rimane unica, isolata”.

Ebbene quel malessere, quella nostra denuncia di non coerenza rispetto ai valori che inizialmente animarono l’associazione, trovano oggi, casomai ce ne fosse stato bisogno, ulteriore e clamorosa conferma in questo gesto del consigliere De Angelis, che certamente ha i caratteri della straordinarietà.

Anche oggi come allora, si percepisce quasi l’intenzione di minimizzare la portata degli accadimenti, di definirli “casi isolati”.

Ebbene quanto accaduto circa tre anni fa ed oggi, deve invece a nostro avviso, portare ad un importante percorso di riflessione, affinché si valutino bene e con serenità le ragioni di tali accadimenti; affinché non si perda di vista quello che è l’interesse generale della nostra Città che a parole sta a cuore di tutti ma che, inevitabilmente, deve poi trovare riscontro nei fatti.

Il nostro interesse rimane, oggi come allora, solo ed unicamente quello di dare un presente ed un futuro migliore alla nostra città ed in modo particolare ai nostri giovani, partendo dalla costanza del duro Lavoro quotidiano e continueremo ad operare sempre in tale direzione, non subordinando mai tale interesse a scelte di carattere personale o di mera convenienza.