SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Biglietteria e bar accorpati, film posticipati da mezz’ora di pubblicità e break tra primo e secondo tempo. Per il Palariviera le feste natalizie sono sinonimo di polemiche, all’indomani delle novità introdotte di Uci Cinemas.
Le proteste degli avventori hanno rapidamente fatto il giro del web, con i gestori del multiplex – subentrati il primo settembre scorso alla società Palacongressi – messi sulla graticola.
“La cassa unica è un’idea Uci che si pone l’obiettivo di ridurre le file, non di aumentarle”, spiega il responsabile Fabrizio Ioannone. “In questo modo non ci si deve mettere in fila due volte, è una formula spagnola che consideriamo azzeccata. In sala si mangia e si beve, chi si lamenta fa parte di quella categoria che sogna un cinema dove si guardi il film e basta. E’ solo un problema di abitudine”.
Qualcuno insinua che la fusione sia figlia della spending-review. Una tesi però rispedita immediatamente al mittente: “Il personale è aumentato. Stiamo cercando di tenere aperte tutte e sei le casse”.
Capitolo ritardi. Ogni pellicola inizia 30 minuti dopo l’orario di proiezione prefissato. Un rinvio che il Palariviera comunica sia sul proprio sito che all’interno dell’impianto con l’affissione di diversi cartelli. “Tutto è trasparente – prosegue Ioannone – sembra assurdo, ma qualcuno si scandalizza per la pubblicità. Se chiedessimo ad un giornale di privarsi delle inserzioni probabilmente chiuderebbe. Senza l’Uci, il destino del Palariviera sarebbe stato triste e quel palazzone sarebbe tornato ad essere una casa per topi. Questo auto-sostentamento ci consente di lanciare promozioni e diverse offerte”. In tal senso, l’azienda promuove il lunedì la rassegna speciale Essai a 5 euro e il mercoledì (giornata di prezzi ridotti) la diffusione di film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
C’è poi il carretto di bibite e popcorn che fa capolino quando meno te l’aspetti. “Oggi le pellicole sono lunghe. Una pausa intermedia è utile per andare in bagno o fare uno spuntino, soprattutto a chi sta nelle sale al secondo piano e avrebbe il bar ad una distanza considerevole. Lo stop non arriva a 5 minuti, non ritengo sia un’attesa drammatica. Inoltre la fermata è studiata dalle case di distribuzione: non rovina il pathos. Quando accade in tv nessuno si lamenta”.
Ulteriori reclami toccano l’aspetto della pulizia dell’ex panettone, all’interno e fuori. Ioannone definisce la questione “un po’ ambigua” visto che “la zona antistante il Palariviera è pubblica e l’intervento spetterebbe alla Picenambiente, tuttavia il Comune la ritiene privata”. L’Uci ha comunque affidato la pulizia ad una società esterna con cadenza bisettimanale. “Per quanto concerne invece le sale, i nostri ragazzi si mobilitano tra un film e l’altro, buttando via bottiglie e sacchetti. Ovviamente è una pulizia superficiale legata al tempo ridotto a disposizione. Noi cerchiamo di fare bene, le critiche ci aiutano a migliorare”.
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Non è questione di popcorn, è che il film voglio vederlo tutto tirato, senza la pausa anni 80.
Per fortuna ci sono altri cinema.
Certo ci sono altri cinema, pero’ non è giusto andare lontano per colpa di questi venditori di pop corn, io sono arrivato al punto di vedermi i film in streaming, comodamente a casa, 0 euro e 0 pop corn.,
In realtà vado in altri cinema anche perché moltissime sale del palariviera non sono all’altezza del costo del biglietto.
….Gli USA hanno inventato internet….
Naaaa, internet fu’ inventato da un Inglese, casomai è stato sviluppato dalla CIA, poi reso disponibile. Gli USA non hanno inventato nulla, casomai usato i loro soldi per rubare menti altrui, ti potrei fare mille esempi, ma ti dico solo che solo quelli che hanno usato su civili inermi la bomba atomica, due volte….non so’ se mi spiego, gioco, partita, incontro….saluti.
..Se così allora… anche il Cinema è stato inventato dai Francesi……Comunque, passare dai pop corn alla bomba atomica in un articolo che riguarda la gestione di un cinema a San Benedetto del Tronto!!!! ….Bè… Direi che … Sei andato in fuori gioco!!
I danni che gli USA HANNO fatto da loro mercificando tutto il possibile, arrivano pure da noi ,nella provincia, ah gli USA che delirio, che delirio.
Faccio rilevare che non solo la pubblicità prima del film dura mezz’ora di orologio ma è vergognoso che ad una proiezione per bambini (Paddington) si trasmettino pubblicità “normali” per adulti con parolacce, violenza, argomenti e immagini scabrose.
Vai con un bimbo al cinema a vedere Paddington e non solo ti ritrovi con mezz’ora di orologio di pubblicità ma CHE pubblicità!!!! La sala era piena di bimbi ovviamente e i film pubblicizzati erano di tutt’altri argomenti. Parolacce, violenza, scene e argomenti scabrosi. Se scelgo un film per bambini avrò diritto a pubblicità adeguata o no???? Era da uscirsene in massa dalla sala!!!! Chi tutela i diritti dei bambini?
E’ un libero mercato. Loro offrono un servizio. Se il servizio non piace, si va in altri cinema. Io vado in altri cinema.
Non riesco a credere che le case di distribuzione decidano di inserire la pausa di cinque minuti a metà di una battuta del protagonista, come capitato l’altro giorno…
Non sò se i signori del cinema leggeranno questi commenti ,ho capito che la fila unica serve per “diminuire ” la fila evitando di farne due ,ma forse e dico forse ci sono persone che al bar non prendono niente.lo so che per quelli del cinema è una bestemmia però sai come è al cinema la gente va a vedere un film ,dopo se vuole prende qualcos’altro.
per me la bestemmia è mangiare mentre guardo un film…sarà che sono pezzente e quindi al cinema ci vado solo se il film mi piace davvero, visto il costo del biglietto, e quindi non ho nessuna voglia di essere disturbata durante la proiezione da gente che mangia e maneggia gli incarti del suo cibo in modo rumoroso, oltretutto lasciando spesso una porcilaia in terra e sui sedili!