ACQUAVIVA PICENA – Ufficializzata oggi, lunedì 29 dicembre, la nascita dell’Unione dei Comuni Piceni, che coinvolge le amministrazioni di Acquaviva Picena, Monsampolo del Tronto e Monteprandone. I tre sindaci Pierpaolo Rosetti, Pierluigi Caioni e Stefano Stracci, hanno firmato l’atto di unione, attraverso il quale alcuni servizi comuni saranno gestiti in maniera collegiale e coordinata.
Da parte della redazione di Riviera Oggi i migliori auguri per una proficua collaborazione, di cui daremo presto conto nei dettagli stabiliti nell’accordo storico.
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e Cupra, tre città con stesse problematiche territoriali. Un’ idea fra tutte, stesso PRG per dare uniformità al “concetto” Riviera delle Palme per esempio
Resto del parere che l’Unione dei Comuni è solo un palliativo che serve a poco per non dire a nulla. Serve la Fusione che è già contemplata nell’ordine giuridico italiano. Allora sì che il concetto di Prg unico avrebbe senso. Insieme anche a San Benedetto. Grottammare, Ripatransone ecc. Un comprensorio (poco più di 100 mila abitanti) comunque numericamente inferiore ad una circoscrizione metropolitana. Le cose a metà riescono sempre male. Ci vuole solo un po’ di coraggio per vincere un’unica resistenza: quella dei politici che guardano più al proprio interesse che a quello delle comunità. Il loro numero verrebbe radicalmente… Leggi il resto »
Perfetto. Lo ripeto da venti anni
A mio avviso l’atto che si è consumato è discutibile nel merito, pessimo nel metodo seguito. Nel merito penso che avrebbe avuto molto più senso scegliere la FUSIONE, con cui tutti i cittadini andavano ad avere un unico Territorio ed un unico Comune e di volta in volta avrebbero potuto votare direttamente per scegliere i propri rappresentanti e per avere un unico sindaco ed un unico consiglio comunale. Contrariamente nell’UNIONE, sembra che ci sarà un consiglio di 17 membri formato da altrettanti consiglieri dei tre comuni uniti: il cittadino acquavivano, per il caso nostro, avrà 4 rappresentanti con scarso potere… Leggi il resto »
Complimenti. E non perché anch’io la penso come lei. Purtroppo però l’unico che ci darà ragione sarà… il tempo. E quello sprecato no sarà poco.
Io ritengo che la maggior parte dei cittadini vorrebbero la Fusione ma fanno harakiri per l’interesse di pochi: l’attuale classe politica e i pochi cittadini privilegiati dall’effetto clientelismo. Grazie.
Già… “l’interesse di pochi”; anch’io ho lo stesso sentore, però… lei, come
informato giornalista, potrebbe, forse, spiegare le motivazioni più
o meno recondite dell’operazione “UNIONE” voluta dall’apparato.
Il Direttore sa che da sempre condivido la sua posizione. Purtroppo la media delle persone pero’ riconoscono quello o quell’altro come Consigliere, Assessore, Sindaco, Presidente, non importa se del proprio condominio o del proprio parcheggio sotto casa. Insomma noi siamo cosi’, provinciali e lamentosi………Siamo riusciti ad avere 2 sci club a San Benedetto, 2 associazioni di albergatori (San Benedetto e Riviera delle palme) 2 club del Rotary, 2 Circoli velici, 16 comitati di quartiere neanche fossimo Roma, insomma a noi di stare insieme e fare gruppo proprio non ci va, siamo cosi’, individualisti e per questo imprevedibili ed estrosi. E… Leggi il resto »
Esatto
Fra qualche giorno pubblicherò una “cartina storica” nella quale San Benedetto del Tronto inizia dalla riva sud del Tesino.
Sul serio? Mio nonno spesso mi diceva che gli abitanti della zona ascolani/quartiere ischia fossero storicamente sambenedettesi, e non di Grottammare
Sì