SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e riportiamo un comunicato, giunto in redazione, da parte del sindaco Giovanni Gaspari inerente all’aggressione avvenuta nel pomeriggio del 7 dicembre ai danni di un bengalese:

“L’aggressione gratuita, feroce e immotivata ad un venditore di rose bengalese avvenuta domenica in un locale del centro cittadino non può passare sotto silenzio. La città che vive sul mare, con il suo porto dalle grandi braccia aperte, che ha deciso di ampliare la propria rappresentanza istituzionale ad un esponente dei cittadini provenienti da altre realtà istituendo la figura del Consigliere comunale aggiunto, non può tacere e chiede a chi di dovere di fare tutto il possibile per individuare rapidamente e punire i colpevoli di un gesto così cattivo.

Da quanto si legge, si sarebbe trattato di una ritorsione per un presunto tentativo di aggressione o rapimento compiuto ai danni di una bambina a pochi metri di distanza da parte di persone di etnia rom. L’autorità di Pubblica sicurezza sta svolgendo tutte le indagini del caso ma invita ad usare grande cautela.

Al di là di quanto sia realmente accaduto nei dintorni della Cattedrale durante i funerali del povero Livio Capriotti, non è minimamente pensabile che in questa città qualcuno decida non soltanto di farsi giustizia da solo ma scelga a caso con chi prendersela basandosi unicamente sul colore della pelle. Lo Stato di diritto esiste proprio perché non deve esistere la legge del più forte, specialmente quando quest’ultimo è uno stupido e incosciente violento.

Esprimo condanna per l’accaduto e solidarietà umana alla persona aggredita a nome di tutta la città chiedendo alle forze politiche di non strumentalizzare questi episodi per propaganda politica, ma di lavorare e impegnarsi tutto l’anno per azioni di prevenzione affinché i focolai che si accendono non si trasformino in un incendio indomabile”.