Rom. Dopo i fatti di domenica scorsa durante il funerale del pescatore Livio Capriotti, il brutto episodio che ha visto un giovane extra comunitario picchiato, nonostante fosse totalmente estraneo ai fatti. Comportamento assolutamente deprecabile e ingiustificato oltre che senza senso.

Entrando nel merito dell’accaduto e prendendo come riferimento le parole testuali dei parenti, a me stona un solo particolare: per quale motivo gli autori del tentativo di rapimento, dopo essere stati visti in faccia e allontanati dalla solerte zia del piccolo, sono arrivati fino alla piazza affollata antistante la cattedrale, correndo gravissimi rischi? Credo che su questo (non mi sembra un dettaglio), stiano indagando le forze dell’Ordine. I rom volevano crearsi un alibi? È l’unica motivazione che mi viene in mente.

Fabio Russo. La notizia del coinvolgimento dell’imprenditore petrolifero Fabio Russo nelle brutte vicende romane di questi giorni ha scosso la città sportiva e non. Come tutti ricorderanno fummo noi a far uscire il suo nome la notte stessa in cui si tenne la trattativa con Pignotti e Bartolomei per l’acquisto della Sambenedettese Calcio. C’era di mezzo anche un distributore di benzina low cost che Russo avrebbe voluto aprire nei pressi dello stadio. Distributori, pare 12, oggi nel mirino della Magistratura romana.

Non se ne fece nulla né per la Samb nè per il distributore. La Samb finì male, con qualche recriminazione per quel mancato accordo, mentre per il distributore di carburante ci fu una lunga battaglia in Comune tra l’attuale sindaco e Loredana Emili (faceva ancora parte del Pd) che fece fuoco e fiamme, urlando queste precise parole quando la maggioranza votò l’atto che dava il via alla cessione del terreno di Viale dello Sport:

Perchè tutta questa fretta?” E ancora: “Questo provvedimento è finalizzato a qualcos’altro, sennò non si spiegherebbe l’urgenza con cui l’avete presentato. Bisogna motivare la dismissione di un bene comunale, qui non c’è niente di tutto ciò. Affermare che lo stadio con questa vicenda non c’entra niente è una bugia; sono parole che valgono solo in pubblico”.

Gli avvenimenti di oggi fanno credere (nessuno si presentò quando si decise di assegnare il bene comunale tramite appalto pubblico richiesto dalla stessa Emili) che la diversamente democratica aveva ragioni da vendere per portare avanti una battaglia che fece molto clamore in quel periodo. Può essere considerata l’ennesima dimostrazione della pochezza di  Gaspari & C.? Forse sì ma per saperne di più saranno utili gli sviluppi della vicenda che sta mettendo a soqquadro la capitale. Certo è che, se l’affare Russo-Comune di San Benedetto fosse andato in porto, ora nel faldone degli investigatori ci sarebbe anche la nostra città.

Solidarietà e dolore. Mi hanno riferito di lamentele nei riguardi del vescovo Bresciani per il semplice fatto che era presente al funerale del pescatore mentre non c’era al funerale di Sarchiè. Al di la del fatto che potrebbero esserci stati motivi validi (ci scommetterei) che farebbero fare brutta figura a chi sta, secondo me, strumentalizzando la cosa, ritengo che la partecipazione ad un dolore è personale e tanto meno può essere rimproverata o obbligata ad altri, fosse anche un vescovo. Per il semplice motivo che nessuno può entrare nell’animo e nel cuore di un’altra persona. Stessa cosa per il centro destra che ha rimproverato al centro sinistra di non aver detto nulla sulla vicenda del tentato rapimento di una bambina. Un’altra strumentalizzazione che a me non è piaciuta affatto. Quando è meglio tacere…