SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Partito è cosa loro, a questo punto: tale sindaco, tale segretario comunale. Anche Sabrina Gregori esclude infatti Riviera Oggi dai destinatari delle comunicazioni politiche, inviando il giudizio sul caso Zazio solo a pochi “fortunati”.
Non che contenesse delle novità eclatanti, tutt’altro. Il suo è un refrain già noto (chissà se ha dato una sbirciatina alle motivazioni della sentenza), di cui evidentemente non siamo meritevoli di essere messi al corrente. Come Gaspari, anche la gasparina Sabrina pensa che escludere parte della stampa sia un atteggiamento meritevole e democratico.
Ribadendo l’assoluta libertà di Sabrina Gregori, in quanto cittadina, di interloquire con chi vuole, ci domandiamo se il Partito che l’ha nominata si senta rappresentato da metodi che per vent’anni hanno costituito motivo di critica contro Berlusconi.
Ovviamente, come nel caso di zar Gaspari (sul quale saremo costretti a tornare), se a seguito di questa nostra denuncia non dovessero emergere distinzioni all’interno del partito rispetto al comportamento di Sabrina Gregori (che da un anno rifiuta persino di farsi intervistare adducendo il fatto che saremmo dei “marpioni”…), non potremmo che commentare amaramente: mal comune nessun gaudio.
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Ma direttore non mi dica che un atteggiamento del genere non se lo aspettava….. anzi ha pure tardato nel “bannarvi”, non è una novità che la Gregori sia un Gaspariana di ferro, d’altronde è stata messa in quella posizione proprio per placare gli animi “intellettualmente più onesti” del PD e fare da parafulmini dell’amministrazione!
Un generale si vede dai suoi colonnelli. Nulla contro la Gregori, che anzi mi sembra una brava persona. Ma Gaspari l’ha messa li per evitarsi altri contradditori
Prima o poi la vera indole della sinistra viene sempre fuori!
Poi fanno i moralisti agli altri, si autodefiniscono sempre i migliori, loro sono puliti ed onesti, trasparenti,e perfino democratici!
Non mi dirà che fare le scarpe non in modo trasparente è per lei un complimento.
la politica è un’arte che potrebbero insegnare i topi su una nave…
Grazie.
Strano Direttore che un giornalista navigato come lei si meravigli di questo! I regimi dittatoriali o totalitari di “ vecchia maniera “, fascismo, nazismo, comunismo, usavano tutti i mezzi possibili e immaginabili per conquistare il potere, e mantenerlo. Invece oggi i regimi, come quello in cui viviamo da anni ( ancora metà del paese non se ne accorto), si instaurano – oltre con i voti comprati, le tangenti e gli accordi con la mafia – anche con il controllo dei media: giornali e televisioni. Quindi,tali dittatori, non potendo esercitare il potere della forza – almeno fino a oggi – usano… Leggi il resto »
A parte che non mi sono meravigliato, l’essere considerato navigato (manca un aggettivo vicino) non mi piace né mi basta perché tale sostantivo nel panorama giornalistico italiano è sintomo di negatività. Cioè di chi usa la professione per i propri interessi personali. Stessa cosa per i politici navigati come il 90% di quelli italiani. Per questo serve un repulisti generale alle prossime elezioni. Non so cosa avverrà con i 5 Stelle al potere ma in loro io oggi ci vedo l’unica via d’uscita che passa per l’azzeramento di Pd, Forza Italia e tutti quelli (Lega, Idv ecc.) che hanno avuto… Leggi il resto »
Nessuno ha mai detto di essere meravigliato. Anzi, siamo talmente abituati che ormai ci ridiamo su.
Ma ricordiamoci che stiamo parlando di un partito che gridava alla censura e alla cessazione della libertà d’espressione se a Ballarò una settimana veniva fatto cambiare giorno di programmazione a vantaggio di altre trasmissioni…
Siamo alle comiche. Anzi, oltre le comiche.
Avevo capito che non era una contestazione. Ti conosco. Per il resto diciamo le stesse cose per cui sono d’accordo al 100%.