
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Parlerò coi giocatori per cercare di capire qual è il problema, perché se la Samb è in questa situazione sicuramente c’è qualcosa che non va. Anche se, occorre ricordarlo, fino al primo tempo contro il Campobasso si era primi in classifica”: Silvio Paolucci rilascia le sue dichiarazioni alla stampa poco prima di recarsi al suo primo allenamento della formazione rossoblu, al posto dell’esonerato Mosconi.
“Sono molto contento di questo incarico che accetto con entusiasmo. La prima cosa che farò sarà di parlare coi calciatori per capire se ci sono problemi. Nei limiti delle mie possibilità cercherò di dare l’apporto migliore al fine di perseguire l’obiettivo finale che è quello che si sono posti i due presidenti – afferma Paolucci – Vero è che nelle ultime due stagioni per me le cose non sono andate benissimo, ma devo dire che a Como sono stato mandato via non per motivi sportivi o per i risultati, ma per altre questioni, mentre con l’Aprilia sono subentrato in corsa e sono rimasto allenatore soltanto per tre mesi: purtroppo non ho avuto la fortuna di cambiare ciò che stava avvenendo, non sempre si riesce”.
Paolucci però, con affianco il direttore Arcipreti, ricorda anche la finale play off di Seconda Divisione raggiunti con il Chieti: “In questi mesi ho avuto anche diverse offerte ma non volevo scendere di categoria, per San Benedetto questo discorso non vale, secondo me questa è una piazza tra le migliori d’Italia alla quale anche la Serie C sta stretta. E oggi la Samb ha anche una società solida, al contrario purtroppo di quanto accaduto di recente”.
“Certo, non ci dobbiamo nascondere, la società ha fatto investimenti importanti e sarebbe ipocrita non confermare i nostri obiettivi – aggiunge – Questo non significa che dobbiamo giocare partita per partita, iniziando da sabato prossimo contro il Matelica, a mio avviso con la Civitanovese una delle squadre più ostiche del girone. Ma dobbiamo provarci”.
Paolucci, che aveva già visto la Samb ad Agnone (“Prima gara del campionato, strana e non attendibile”) conosce molto bene Pepe, per averlo avuto a Chieti (“Lo conosco come un difensore molto valido”), e, da avversari, Borgese, Tozzi Borsoi e Borghetti.
“Questa squadra ha già una sua identità e non occorre stravolgerla totalmente – afferma – ma al di là degli schemi di gioco è la voglia di vincere e di dare tutto l’elemento che fa la differenza. So che questa è una piazza calda ma da calciatore e allenatore sono stato a Palermo, Taranto e Nocera, conosco certi ambienti”.
ARCIPRETI Il direttore sportivo rossoblu chiarisce di conoscere bene Paolucci per averlo visto all’opera con il Chieti: “La scelta è stata mia. Mi dispiace umanamente per Mosconi al quale ero legato, va detto che le responsabilità dell’allenatore sono parimenti le mie, perché abbiamo fatto la squadra insieme. Così va il calcio, purtroppo, ma l’obiettivo resta sempre il bene della squadra e in questo momento è Paolucci che deve farsene carico. Sette punti di ritardo non sono pochi ma il campionato è lungo”.
Sul fronte degli arrivi domani sarà la volta di un centrocampista under, e forse in settimana arriverà un secondo under. Mentre nella settimana che precederà la sfida con la Maceratese potrebbe arrivare un “giocatore importante, ma questo dipende dalle scelte della società di concordo con il nuovo allenatore”.
PREPARATORE ATLETICO Antonio Mosconi, fratello dell’ex allenatore, è andato via con il mister. Al suo posto in giornata dovrebbe essere ufficializzato un collaboratore di Paolucci che svolgerà anche la mansione di allenatore in seconda
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