SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Duro comunicato del capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Claudio Benigni, nei confronti di Loredana Emili, consigliere comunale fuoriuscito dal gruppo e confluita assieme a Sergio Pezzuoli in “Diversamente Democratici”, e suo marito Paolo Perazzoli, attuale consigliere regionale. Riceviamo e pubblichiamo.

Ho sentito la necessità di intervenire dopo l’ennesima uscita pubblica del consigliere Emili che per rimarcare il suo astio contro Gaspari e la sua amministrazione (o forse per lanciare la campagna elettorale del marito Paolo Perazzoli come dicono i ben informati) ha pensato di fare una conferenza stampa congiunta col Popolo della Libertà con suggello di foto certificatrice.

La Emili da esponente del Partito Democratico (con tanto di coniuge eletto Consigliere Regionale del Pd ), non parla di un atto senza riflessi penali; non dice che il Sindaco è persona onesta e trasparente; non racconta del difficile ruolo del primo cittadino che lavora anche 12-15 ore al giorno per poco più di 2000 euro al mese, e che in quanto tale può incorrere in errore; evita di dire che la scelta di incaricare la Zazio fu una scelta condivisa da tutti (compreso qualche risibile smemorato) per cui oggi evidentemente saremmo tutti dei corresponsabili; dimentica di dire che il piano Bellagamba era stato dichiarato “illegittimo e inattuabile” dagli Uffici Tecnici comunali; non parla di questo “presunto danno poco visibile”, visto che si sta lavorando sui prodotti elaborati allora proprio dal professionista Zazio; omette di informare che se la Regione avesse approvato la Legge Regionale in materia urbanistica anche noi lo avremmo approvato; non dice alla pari del segretario regionale del Pd Comi che riconoscere un errore (pagandolo) non è un buon motivo per privare la città di un governo.

La Emili non dice nulla di tutto ciò ma parla di suggerimenti non accettati dal Sindaco. Lei imponeva altro che suggerire! Lei e il marito imponevano! Tutta la città sa che pretendevano di essere i sindaci ombra dell’Amministrazione!

“Questo sì che era inaccettabile” e meno male che ci fu un sussulto d’orgoglio quando il Gruppo Consiliare del Pd decise di non seguirla più. Le sentenze non si commentano sono d’accordo, ma le foto sì. Ed è stata proprio una vergogna vedere quella foto “arrogante e sfacciata” con Lei – rappresentante storica della sinistra Dalemiana ieri e Cuperliana oggi – posizionata al centro tra i suoi nuovi compagni berlusconiani ed ex di Alleanza Nazionale (non era sufficiente fare una conferenza stampa da sola per manifestare il proprio dissenso?) umiliando tutti gli elettori del Pd che hanno creduto in lei. Noi faremo anche degli errori anzi è certo, ma qui nessuno si è arricchito. Nessuno, ma soprattutto noi vogliamo continuare a lavorare per gli interessi della collettività e non solo di alcuni, se non altro per cambiare verso.