Lungomare. “A gennaio partono i lavori per il pennello sull’Albula e il nuovo lungomare, nella zona del centro”. Questo ripetono il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e l’assessore al Turismo Margherita Sorge. Sembra anche che una delle motivazioni della maggioranza a difesa del sindaco, dopo la sentenza di condanna della Corte dei Conti, sia stata proprio questa: “Adesso che iniziamo a far le cose, dovremmo lasciare?”. Certo, il ritardo è colpevole perché i fondi per i lavori all’Albula risalgono ormai a dieci anni fa, la cosiddetta “legge mancia” e i milioni di euro che l’allora deputato Udc Amedeo Ciccanti riuscì a dirottare per la sistemazione di un torrente la cui foce è tutt’ora in uno stato indecoroso.
Ma se mancano due mesi all’inizio dei lavori, è anche vero che al momento sono lavori da “mosca cieca”. Nessuno sembra saper nulla di quello che si dovrebbe fare su uno dei punti più importanti e strategici di San Benedetto. Neppure il presidente dell’Assoalbergatori, Gaetano De Panicis, sembra abbia visto nulla.
Si può agire in questo modo?
Si può decidere del futuro di una città nel chiuso di un ufficio?
Per questo nei prossimi giorni ci impegneremo a portare in luce il prima possibile questo progetto, per il bene di tutti i sambenedettesi.
Ci auguriamo di non essere ostacolati, e che certe forme di chiusura nei nostri confronti vengano meno. Per questo chiediamo ai cittadini e ai nostri lettori di esserci vicini e supportarci. Margherita Sorge, Giovanni Gaspari e il progettista (crediamo) dell’opera, il dirigente Farnush Davarpanah, dovrebbero quanto prima mostrare la progettazione in pubblico: manca troppo poco per rischiare di sbagliare.
Lascia un commento
Sacrosanto, se vogliono toccare la parte nevralgica di San Benedetto, una parte della nostra stessa anima, ci deve essere il massimo consenso, la massima partecipazione, la massima trasparenza, la massima condivisione del progetto (ma esiste veramente?).
Io voglio sperare che non sia un bluff. Facciamo finta che sia tutto vero. Se cosi fosse allora mi viene da pensare che non è il solo Gaspari a non saper fare il suo lavoro. L’U.R.P. dovrebbe comunicare i lavori, l’ufficio stampa del politico fare in modo che si parli di questo. La stampa dovrebbe coprire questo evento che stiamo aspettando da anni, dare informazioni. Trasformare l’albula in un fiume potrebbe essere pericoloso quando c’è mare grosso. Insomma dove sta il dibattito? O sono incompetenti o sono comunque poco democratici
Forse per non essere smentiti potrebbero farne uno in quattro e quattr’otto. Sarebbe il pericolo maggiore e quindi il danno dopo la beffa.
Il DisAppunto nasce proprio per cercare di evitarla. I giornali servono anche per questo, anzi nell’era della comunicazione facile e totale, dovrebbe essere la loro prerogativa più importante. Dei giornali.
Direttore io ho sempre lodato la vostra iniziativa sul “lungomare partecipativo” e dunque sa che condivido l’impegno per evitare progetti scadenti, è vero che al peggio non c’è mai fine e questi amministratori ci hanno abituato che il loro peggio è sempre più disastroso di quello che noi comuni cittadini riusciamo ad immaginare e dunque effettivamente può succedere di tutto. Ma allora la domanda che le pongo è: concretamente che si può fare? Un accesso agli atti? Un incontro con il Dirigente preposto? E’ il caso di passare all’azione non crede?
È la nostra intenzione
Fermiamo Farnush vi prego
si è detto “ascolteremo tutti” associazioni di categotia, associazioni professionali etc.etc., a distanza di poco tempo dall’inizio lavoi nessuno sa niente di cosa si vorrebbe fare! penso che ormai l’unica forma di partecipazione che la cittadinanza può e deve fare è piazzarsi di fronte alle ruspe quando cominceranno i cantieri e chiedere conto con metodi NO TAV, cosa fate nella nostr città e come spendete i nstri soldi!ormai, caro direttore il cittadino non ha più nessuna voce in capitolo, soprattutto in questi partiti di governo che stanno distruggendo ciò che resta dell sinistra a spese della società intera!!
Proprio così. Sfondi una porta aperta.