Corte dei Conti. Sinceramente a me della decisione della Corte dei Conti sul Prg pagato due volte non importa molto. Gli errori, seppur gravissimi, possono commetterli tutti. Tutto il resto, dal 2006 ad oggi, no. Eppure solo ieri tutta la Giunta ha fatto il mea culpa. Una tantum super diabolica dopo otto anni di sbagli.

Aggiungo soltanto che appena seppi che 266 mila euro sarebbero andati in fumo, scrissi che a me sembrava assolutamente assurda una cosa del genere. Otto anni fa, non stamattina.

Credo invece che, al di là, di tante parole che oggi appaiono sciacallaggio o piaggeria a seconda della provenienza, è importante fare un bel passo indietro e capire perché e come è nato un contenzioso che ha portato ad uno sperpero doloso di così tanto denaro pubblico.

 Piergiorgio Bellagamba (architetto e professore ordinario in Urbanistica autore del ‘primo’ nuovo Piano Regolatore) disse nel 2007: “Risulta strano che la decisione di interrompere il percorso mi venga comunicata, contraddicendo quanto affermato in diversi incontri dal sindaco Giovanni Gaspari, che mi ha sempre confermato verbalmente la volontà di proseguire, con alcuni approfondimenti ritenuti necessari dalla nuova Amministrazione. Anche i costi sono stati contenuti: 266.000 € lordi per undici persone che, con diversi compiti e compensi, sono stati impegnati nella redazione del Piano

Continua Bellagamba: “Molto più contenuti di quelli che sembrano essere serviti per una sola consulente nel recente anno trascorso (pare 120.000 €), per ripercorrere un primo breve tratto del processo di elaborazione già compiuto. Mi stupisco che sia permesso tale “sperpero di denaro pubblico. Mi stupisce anche che in tale operazione sia coinvolto l’Ufficio di Piano, che ha già partecipato alla stesura del Prg da me coordinato, percependo compensi specifici“.

Tre anni prima. Augusto Evangelisti, capogruppo di Forza Italia (5 novembre 2004): “Mi spiace che l’opposizione abbia disertato la riunione. L’incontro col prof. Bellagamba è stato molto utile. Abbiamo parlato molto di perequazione, recupero degli standard e aree verdi (circa un milione e mezzo di metri quadri, ndr); dell’edilizia popolare, alla luce di una previsione d’incremento degli abitanti di 3.500 unità; di viabilità e di parcheggi

Inviterei alla riflessione su questi passaggi:

Costi molto più contenuti di quelli che sembrano essere serviti per una sola consulente…” Giovanni Gaspari, che mi ha sempre confermato verbalmente la volontà di proseguire”, parole che, almeno allora, non sono mai state smentite dal primo cittadino. “Mi spiace che l’opposizione abbia disertato la riunione.

Ai cittadini, ai prossimi elettori le debite conclusioni. La mia conclusione è questa: anche se la condanna non ci fosse stata, a cosa sarebbe servito il quasi mezzo milione di euro pubblici? Se serviva per acquistare un’auto (per esempio), almeno l’auto ci sarebbe stata. Il nuovo Prg c’è? Se sì, dove sta? A cosa è servito? E così via.