SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gaspari resta in sella, appoggiato da una maggioranza più compatta che mai. Nel giorno della condanna in Appello da parte della Corte dei Conti, il centrosinistra fa orecchie da mercante e rinnova la fiducia al sindaco.

Nessuna novità, considerate le dichiarazioni rilasciate poche ore prima dal segretario socialista Umberto Pasquali. Ed è stata proprio la tesi di quest’ultimo il refrain nel corso della riunione in Via Manara: “San Benedetto non può permettersi il commissario. A gennaio partiranno importanti progetti come il restyling del lungomare, il pennello sull’Albula, i nuovi asfalti. Se lasciassimo si bloccherebbe tutto”.

Un riepilogo dei fatti e poi l’uscita dalla sala. Gaspari non ha assistito al dibattito, affermando di non voler condizionare i presenti, e si è rimesso alla volontà della sua squadra. Ma evidentemente la decisione era stata presa ancor prima dell’incontro: tutti dalla parte del sindaco, a qualsiasi costo.

Ad alleggerire la posizione del numero uno di Viale De Gasperi sarebbe la mancanza di un arricchimento indebito dalla vicenda, bensì la “sola” presenza di un danno causato da un errore, seppure grave.

Ora Gaspari dovrà rimuovere l’incompatibilità, pagando la cifra prevista dalla sentenza. In caso contrario, la sua carica decadrà automaticamente.

Tuttavia, la questione politica non si risolverà facilmente. Il Pd, oltre ad uscirne con le ossa rotte a livello mediatico, difficilmente garantirà al sindaco una candidatura in occasione di future consultazioni elettorali, in virtù del codice etico del partito.

IL COMUNICATO “In attesa che gli organi comunali deputati chiariscano gli esatti confini giuridici entro i quali dovrà muoversi il Consiglio comunale nell’assumere le decisioni di competenza, i consiglieri e le forze politiche di maggioranza ribadiscono tutta la loro vicinanza umana e politica al sindaco”, si legge in un comunicato congiunto. “Viene riconosciuto l’indiscusso ruolo di guida nell’azione amministrativa, specialmente in questo momento in cui si sta cercando di imprimere una decisa accelerazione a tale azione per portare a compimento gli obiettivi che quest’Amministrazione si è data e sui quali ha ottenuto nel 2011 il consenso degli elettori. Le sentenze vanno rispettate ma respingiamo il tentativo di criminalizzare l’operato del primo cittadino, il quale invece ha sempre agito nel segno della trasparenza, dell’onestà e della condivisione di ogni iniziativa con assessori, consiglieri di maggioranza e forze politiche che sostengono l’Amministrazione da lui guidata”.