
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Solo segni più in una stagione estiva colpita per oltre un terzo dal maltempo. I dati relativi ai mesi di luglio, agosto e settembre (clicca QUI per la documentazione integrale) raccontano di 94.365 arrivi e di 662.294 presenze totali, per un incremento rispetto a dodici mesi fa del 6,4 e 3,6%.
Negli alberghi, gli arrivi e le presenze italiane hanno raggiunto rispettivamente quota 65.655 (+5,78%) e 431.034 (+3,61%), affiancati dagli stranieri, volati a 12.143 arrivi (+8,8%) e 77.414 presenze (+6,1).
Sconvolgente il responso di luglio, finito sott’acqua quindici giorni su trentuno, in pratica uno su due. Gli arrivi italiani generali (37.214) sono stati il 6,11% in più del 2013, mentre le presenze 268.655 (+4,2%). Cifre frutto di 29.253 arrivi (+5,15) e 205.547 presenze (+4,58) negli hotel. Record di stranieri negli esercizi complementari, col +11,7% di arrivi ed il 5,58% di presenze.
Passando ad agosto, gli arrivi sono invece stati quasi 41 mila (+5,86) e le presenze oltre 300 mila (+3,13).
Nonostante i nubifragi di inizio mese, pure settembre volge tutto in positivo: 16.252 arrivi (+8,81 dal 2013) e 92.157 presenze (+3,6). A farla da padroni ancora gli stranieri, che totalizzano il +11,7% di arrivi e +6,93% presenze negli alberghi ed il +12,3% di arrivi e +1,78% di presenze nelle strutture complementari.
“Questi risultati ci consentono di guardare al futuro con ottimismo”, afferma il sindaco Gaspari. “Dobbiamo continuare a lavorare sui target e su quelle manifestazioni che hanno grandi numeri e, al contempo, non hanno risalto nazionale. Gli sport minori muovono tanta gente, in particolare le famiglie”.
Futuro garantito anche per le missioni all’estero: “Abbiamo effettuato interventi mirati in Polonia, Repubblica Ceca e nell’Europa del nord – prosegue il primo cittadino – continueremo inoltre il lavoro sulla Russia. Occorre lavorare in squadra ed una politica d’attacco, non più di difesa”.
Ma non tutto è rose e fiori. “I dati positivi non si traducono necessariamente in aumento del fatturato – osserva l’assessore Margherita Sorge – la crisi c’è e si fa sentire. C’è poi da ricordare che gli chalet hanno sofferto molto di più. Va capito come il turismo balneare può destagionalizzarsi, cambiando alcune regole locali e regionali. In tal senso, organizzeremo al più presto un tavolo del turismo con Provincia e Regione Marche per capire quali azioni poter intraprendere fin da subito”.
La fotografia su San Benedetto è l’unica al momento resa nota dall’Osservatorio Regionale del Turismo. Motivo per cui è impossibile confrontare l’andamento con le altre mete marchigiane.
Nel 2014, la capacità ricettiva in Riviera è stata di circa 4.337 camere e 12 mila posti letto complessivi.
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si fa’ prima a dire le cose giuste …… cioe’ che bisogna pensare a sport minori comprendendo anche subbuteo risiko e altre cose che seppur non danno un alto risalto portano persone in riviera da tutta italia !
poi logicamente lui andra’ in polonia perche’ cosi’ potra’ contare anche i muratori e le badanti dopo le migliaia di russi che ci hanno letteralmente invasi ….. ironie a parte io punterei verso quegli stati che hanno un alto reddito vale a dire norvegia svezia finlandia danimarca dove un pacchetto di sigarette costa 9 euro ed un operaio ne guadagna 1800 circa
Gli Stati su cui puntare non dipendono da logiche di business….
In sostanza, non solo il turismo ha tenuto…, ma siamo andati migliorando! Sono contento di questa notizia, specie per i tanti gufi che quest’estate andavano dicendo che non c’era nessuno in città, mentre io che viaggio per lavoro un po’ ovunque affermavo che forse un calo c’era…, ma anche che in altre città turistiche la cosa era assai peggiore…! Il Sindaco parla di San Benedetto regina delle Marche, quindi Senigallia, il grande spauracchio di molte persone (non ne capisco la ragione, se invece di aprire bocca si andasse a vedere cosa sia Senigallia rispetto a San Benedetto, la paura passa… Leggi il resto »
Per mirare in alto servono capacità intellettive ed imprenditoriali: Esistono? Se sì, ci suggerisca qualche nome. Se non esistano proviamo a scoprirli anche se poi subentra la dannata paura di mettersi in politica da parte delle persone perbene, con capacità intellettive ed imprenditoriali superiori alla media. Il problema è tutto qui: oggi per fare l’amministratore pubblico servono ben altre doti. Doti che quelli attuali conoscono bene anche se poi, in effetti, la colpa è sempre di chi vota. Il clientelismo non esisterebbe se il voto fosse molto più consapevole di quanto lo è stato fino ad oggi.
Con tutto il rispetto per Compagnoni, Croci e Ossini definirli personalità mi sembra esagerato e troppo provinciale. Sono persone che stanno facendo una buona carriera giornalistica con il vantaggio di andare in Media nazionali visti da molti come tantissimi altri loro colleghi vedi Giuseppe Buscemi, Paolo Di Mizio, Barbara Capponi, un altro che lavora nella Rai di Parma del quale non ricordo il nome.
Sarebbe troppo facile. Il metro non può essere quello che dice lei molto provincialmente. Se non la pensa così spieghi perché Tizio, Caio o Sempronio avrebbero le capacità che lei assegna solo per la loro visibilità che, se fosse sufficiente, molte altre città se ne gioverebbero con ‘personaggi’ simili ai nostri. Non è così. Ma perché non pubblica il suo pensiero con le generalità? Perché non si firma? Lei esprime opinioni che non possono in alcun modo crearle un qualsiasi danno. Oltretutto, se lo facesse, la sua credibilità aumenterebbe. Così, invece. è soggetto a sospetti che dovrebbe e potrebbe eliminare.… Leggi il resto »
Caro direttore viviamo in un mondo dove avere la giusta conoscenza aiuta e come…! Non parlo solo dell’Italia, dove la conoscenza poi diventa raccomandazione e quindi danno per le persone oneste e volenterose, ma forse molti non lo sanno, anche nei paesi anglosassoni (sopratutto negli USA) e non solo esiste la “raccomandazione”, che però viene chiamata Sponsor, in pratica la mia azienda cerca una figura, io conosco una persona che potrebbe fare al caso e la sponsorizzo. A questo punto si potrebbe dire che è come qui, invece no, e mi spiego, Se io spendo la parola per una persona… Leggi il resto »
Potremmo sostenere che le amministrazioni comunali e regionali non sono state in grado in questi decenni di gestire e pianificare il turismo? Allora abbiamo due prospettive nei prossimi decenni: 1) Continuare a sperare che vi sia un amministratore localistico che migliori quello che per le potenzialità italiane rappresentano solo dei “numerini”. 2) Contro-riforma del titolo V della Costituzione che sottragga la competenza esclusiva alle Regioni. Le “best class” come giustamente ricordi spesso non sono nè Senigallia o Rimini, ma Francia e Spagna rimanendo in Europa. Entrambe hanno una governance opposta a quella italiana per esempio. Con l’attuazione di un modello… Leggi il resto »
Sul punto 2 del tuo ragionamento mi trovi molto d’accordo,
Tutte queste presenze turistiche le hanno notate solo il sindaco e rodo71. Io mi ricordo un corso semivuoto ed il lungomare di porto d’Ascoli frequentato ma non troppo…situazioni per niente paragonabili a quelle di uno o due lustri fa.
infatti i dati sul sito della regione sono diversi….. verificare sempre le fonti specie se provengono dalla voce di questa giunta….