
PESARO – Le potenziali affinità tra la gara di Jesi e quella di Pesaro avevano un’aria inquietante: due marchigiane di blasone, due squadre bisognose di punti, entrambe alla ricerca della prima vittoria; e la Samb, – in entrambi i casi – appena uscita da una comoda vittoria. Quella con la Vis poteva essere una gara complicata, ma non lo è mai stata.
Sin dai primi minuti l’impressione è che i problemi della squadra vissina siano maggiori di quelli rossoblu, e diano forza alla squadra di Mosconi. I rivieraschi si guardano un po’ attorno, sfiorano il gol con Borghetti (punizione di Napolano e avversari immobili), e capiscono dove poter colpire.
Nei minuti successivi i cross dalle fasce aumentano, e ogni angolo è un brivido; al terzo tentativo, Napolano pesca il jolly giusto: cross in mezzo e panico della difesa di casa, congelata dal tiro di Baldinini – che porta i suoi subito avanti.
Neanche il tempo di esultare e Padovani è già in attacco, fermato da Dominici. Altro corner, altro giro: cross tagliato di Napolano, Baldinini recupera e serve Lobosco, che si inserisce e mette dentro per Borghetti: due a zero.
Siamo al 17′ e la partita sembra già chiusa. Ma la Samb – pur avendo meno problemi dei padroni di casa – non ha dimenticati i propri difetti: nei minuti successivi i rossoblu provano a controllare la gara, con un possesso continuo e incessante, interrotto – però – da due black-out clamorosi.
Gli errori, paradossalmente, arrivano proprio dagli ispiratori dei due gol: al 25′ Napolano perde una palla pericolosissima sulla sua trequarti (salvato da Borghetti), al 29′ Lobosco sbaglia l’appoggio consegnando palla a Evacuo, che penetra in area e batte Fulop.
Trenta minuti, tre gol, tre errori delle difese.
La partita viene pervasa da una muta eccentricità, esplicandosi nella dicotomia tra i tentativi (a vuoto) dei vissini e le occasioni (a fiammate) dei rossoblu, che – senza impegno – sfiorano il gol con Napolano e Padovani. La ripresa si caratterizza immediatamente con l’azzardo tattico di Bonvini – che passa dal 4-1-4-1 al 4-2-4; un atteggiamento tattico spregiudicato, che porta un paio di occasioni (per Evacuo e Pensalfine) e tanti pericoli. I rossoblu danzano sui fili tesi di Napolano, che manda in porta Carteri e Di Paola (senza fortuna) e sigla l’assist per Borgese. Ennesimo angolo (il nono), altro gol su corner.
A questo punto la Vis spinge sulle ali della disperazione, con tanta voglia e poche idee: tanti tentativi, intervallati dalle occasioni (più organiche) capitate a Napolano e compagni. Dopo una bella occasione per Galli (murato da Teodorani) la Samb concede l’ennesimo contropiede alla Vis, con De Iulis – imbeccato da Vita – che sfiora il gol sull’uscita (tardiva) di Fulop. Siamo all’87esimo, e il risultato non cambia.
Per i rossoblu si tratta di una vittoria strana, facile e rischiosa al tempo stesso: la squadra di Mosconi ha mostrato una doppia natura, fatta di generosità (dietro) e cinismo (avanti). La Vis ha avuto spazio di manovra, ma ha mostrato una povertà (di gioco, di idee) disarmante – specie per chi l’ha vista prima dell’esonero di Possanzini, in estate.
L’impressione è che – contro altre squadre – certi errori sarebbero stati pagati a maggior prezzo; la certezza è che – contro altre squadre – la Samb non avrebbe concesso così tanto.
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Pur nella mutua eccentricità esplicata nella dicotomia, a me non mi è parso che la samb abbia concesso molto agli avversari, al di la di quell’ errore di Lobosco, errore grave per chi vuole essere professionista, non mi pare che il nostro portiere sia mai stato chiamato in causa se non all’87esimo, dove mi pare che l’arbitro aveva gia interrotto il gioco. Ne che il centrocampo abbia sofferto più di tanto il pressing degli avversari. Penso quindi che nella mutua eccentricita esplicata nella dicotomia dell’intero incontro il risultato finale sia veritiero dei valori espressi in camppo.
La Samb Non ha concesso molto, ha concesso TROPPO (sembra una sfumatura, non lo è). L’occasione che dice lei era arrivata diversi minuti prima, all’87’ è arrivato il pallonetto su Fulop finito a pochi centimetri dalla porta. Nel secondo tempo la Samb ha concesso più del dovuto, tutto qui. Negli spogliatoi sono certo che il Mister abbia fatto gli stessi rimproveri, ai suoi. Detto questo, la Samb è stata nettamente superiore, la vittoria non si discute.
Se vuole parlare di “eccentricità esplicata nella dicotomia” concluda la frase, o non si capisce di che dicotomia parla.
Tranquillo. Pisani oltre che un valido cronista è anche un ragazzo molto intelligente. Citare insieme Brera e Cucci per me è una bestemmia. Li ho conosciuti entrambi come lei e per me Brera era il massimo della serietà, dell’indipendenza, della sapienza calcistica e della credibilità.
Brera è stao il massimo ma non c’è più da anni, e non si può paragonare a nessuno. Cucci è un contemporaneo e per me se la cava direttore, ma io ho letto anche i locali tutti da D’angelo , Pierantozzi, via via fino ad oggi……….. Cmq non volevo criticare o fare polemiche volevo solo ironizzare un pò………
Per me no. Anche il secondo accostamento è improprio. Credo che sia d’accordo anche Epifanio.
Ho capito l’ironia, ed ero ironico a mia volta. Nella frase non c’era sfoggio di chissà quale cultura: “eccentricità” e “dicotomia” sono termini abbastanza comprensibili (e c’è sempre internet per eventuali dubbi). Li ho usati perché credevo fossero i più efficaci (ed eleganti). Per fare un paragone calcistico: ci sono giocatori che fanno colpi di tacco quando potrebbero fare un passaggio semplice, e giocatori che fanno un colpo di tacco perché è la cosa più veloce e adatta al momento. Con un po’ di presunzione, dico che io provo a essere il secondo. Comunque a volte esagero, gliene do atto;… Leggi il resto »