
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’ordinanza già esisteva, peccato che nessuno se ne ricordasse. Il divieto di somministrare e vendere alcolici al Riviera delle Palme era stato infatti istituito il 25 agosto 2006, con la delibera numero 78.
La restrizione fu emanata da Giovanni Gaspari nei primi cento giorni di mandato, successivamente alle comunicazioni della Polizia di Stato che evidenziò la necessità di intervenire con un provvedimento che impedisse l’ingresso allo stadio di bevande ad alta gradazione “in bottiglia, lattina o altro contenitore”. Identica anche la disposizione relativa alla durata: tre ore antecedenti l’inizio dei match e due ore dopo la fine degli stessi.
La prova che tale ordinanza fosse attiva al momento delle nuove integrazioni dell’amministrazione comunale è data dal conseguente annullamento del documento, risalente al 7 novembre 2014. Avendo deciso di recepire le indicazioni contenute nella determinazione numero 14 del 2010 dell’Ossservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, è stato quindi emanato l’ormai noto divieto anti-Borghetti che nega l’acquisto e la consumazione di bevande superiori ai 5 gradi.
Il che significa che, paradossalmente, la normativa del 2006 era più restrittiva rispetto a quella dell’Osservatorio. Della serie tanto rumore per nulla.
Al netto del solito tweet evitabile, le responsabilità di Gaspari sono relativamente poche. Stupisce semmai la decisione di varare la nuova ordinanza a stagione in corso, invece che in piena estate alla vigilia dell’avvio del campionato.
“Certe decisioni dovrebbero essere prese di comune accordo con gli altri enti”, afferma il responsabile del settore Commercio, Claudio Salvi. “L’obiettivo del Comune era quello di seguire l’esempio delle maggiori città italiane. L’ordinanza si sarebbe dovuta fare forse in sinergia con i territori vicini. Se qualcuno la adotta ed altri no è inevitabile che nascano i malumori e le polemiche”.
Resta da capire come mai, di fronte all’esistenza di un veto da oltre otto anni, i frequentatori del Riviera delle Palme siano insorti solo oggi, a scoppio notevolmente ritardato.
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Forse sono “insorti solo oggi” perchè fino alla settimana scorsa ordinanza o non ordinanza il borghetti c’era?
E comunque dubito che la contestazione della curva sia solo per il Borghetti, anzi c’era scritto chiaramente “il problema sei tu”
Il senso dell’articolo è che il borghetti non si sarebbe dovuto consumare a partire dal 2006.
Se poi è stato consumato non sono io a dover snocciolare i perché.
Ho solo riportato i fatti in maniera oggettiva e, ritengo, onesta.
Comunque il borghetti non ha niente a che vedere se non marginalmente, la protesta … l insurrezione dell intero stadio … tutti hanno applaudito …era per il twitt mattutino del sindaco … l ennesimo dopo … colazione e poi piscina in russia …. ed … adesso le samoa conoscono oltre roma anche ascoli … alle pensiline … ai 3 fallimenti …. alla irrisolvibile questione stadio …. ecc ecc ecc. …. devo continuare …? Il borghetti non si doveva consumare gia dal 2006 ? Allora un grazie al sindaco ….
E a testimonianza di ciò c’è il fatto che i cori non sono stati “ridateci il Borghetti” ma genericamente e inequivocabilmente destinati al sindaco
“Resta da capire come mai, di fronte all’esistenza di un veto da oltre otto anni, i frequentatori del Riviera delle Palme siano insorti solo oggi, a scoppio notevolmente ritardato.” a scoppio ritardato ci sarà lei, perchè io/noi , dal 2006 fino a 2 domeniche fa il borghetti l’abbiamo sempre bevuto. percio’ o non ha frequentato quei gradoni, oppure non si capisce cosa dica. detto cio’, fa un po’ sorridere perchè si cade sempre dalle nuvole. davvero crede che l’ “insurrezione” di ieri sia solo per un borghetti? incredibile. spero che si stia scherzando. oppure si sia in malafede, forse spinti… Leggi il resto »
Io neanche le rispondo.
Perché piuttosto che credere che lei non abbia capito, mi convinco che non voglia capire.
Inoltre apprendo con piacere che gode di ‘visioni’. Vede quello che non c’è e quello a cui nessuno ha osato alludere.
Dei cori e della contestazione non ho fatto cenno. E sulla storia recente della Samb non credo debba venire a dare lezioni a questa testata. Ma credo che in tal senso il direttore sappia difendersi benissimo da solo.
Quoto matts e castignanorb.
1) Il Borghetti domenica non c’era per la prima volta, quindi nessuno scoppio ritardato.
2) Il Borghetti è solo la punta dell’iceberg di una contestazione massiccia al sindaco ormai percepito come asculà, reo di non aver inciso positivamente sullo stadio, sui fallimenti della Samb, sul decadimento della città.
Avete il brutto vizio di identificare i tifosi solo in quelli che frequentano lo stadio, anzi direi la curva.
Io non ho fatto cenno alla contestazione e ai cori di domenica, ma mi riferivo all’insurrezione generale, avvenuta in città, nei blog, nei social network, nella pagina ufficiale del sindaco.
Riguardo al punto 1, rinuncio definitivamente alla difesa. Per assenza di tempo da perdere.
Eccerto che i tifosi sono quelli che vanno allo stadio. Sennò chi sono, quelli che vanno a passeggio o al cinema la domenica pomeriggio? mah,….
p.s. lei si riferiva alla contestazione allo stadio , la smetta di dire il contrario che diventa patetico senno’. Infatti ha scritto ” i frequentatori del Riviera delle Palme siano insorti solo oggi”
i frequentatori del riviera delle palme che insorgono, e lei non ha fatto cenno ai cori di domenica?
Quando rimetteranno i vecchi ‘distinti’ (adesso tribuna est) non verranno considerati nemmeno loro veri tifosi?
Sta dicendo che esistono persone che non vengono più allo stadio solo perché i distinti sono chiusi? Anche se ce ne fossero stenterei a chiamarli tifosi, così come quelli che seguono la samb solo dalla serie C in su
Assolutamente no. Il mio pensiero voleva intendere tutt’altro.
cosa significa questa frase? non ha senso
Basta cercarlo caro castignano
E’ semplicemente un maldestro tentativo di sminuire le notizie date da altri giornali e non date qui
Nessuna gaffe, nessun torto, nessun errore e lei lo scoprirà leggendo più attentamente. Su una cosa però ha ‘ragione’: tra Riviera Oggi e la Giunta Gaspari è scoppiato un grande amore.
È il prezzo che devono pagare i giornali obiettivi e liberi. Visto come vanno le cose in Italia, infatti, sembra incredibile che un giornale non difende nessuno ma scrive solo in base a quello che vede e nulla più. Senza farsi influenzare da odio o amore per chicchessia.