SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “In tempi di spending review ci pare giusto tenere i conti in ordine e se per fare ciò deve chiudere una sede, tale decisione seppur a malincuore deve essere presa per il bene del partito”. Il segretario del Circolo Centro Roberto Giobbi conferma le voci di chiusura della sede del Pd di Via Balilla: “Vorrà dire che utilizzeremo meglio le restanti due sedi e che faremo più iniziative nelle piazze e sul territorio”.

Giobbi precisa che la struttura fu affittata nel 2006 dall’associazione Uniti per l’Ulivo, quando il Pd non era ancora stato fondato. “In seguito, la dirigenza decise di mantenerla perché indubbiamente era, e rimane strategica, soprattutto in occasioni degli appuntamenti elettorali”.

Sul partito pesa anche l’affitto della sede di Porto d’Ascoli, oltre che le spese di gestione di quella di Via Manara. “Già Felice Gregori si era posto il problema di una eventuale chiusura della sede di via Balilla – prosegue Giobbi – poi il sottoscritto e a seguire Sabrina Gregori analizzando i costi ci siamo resi conto che la questione è diventata non più rinviabile. Qualcuno ha fatto notare che il prossimo anno ci sono le elezioni regionali e quindi tale sede potrebbe essere utile per promuovere la candidatura dell’eventuale candidato di San Benedetto; dico che questo è condivisibile, anzi aggiungo che c’e’ un più importante appuntamento elettorale per la città, le elezioni amministrative del 2016, quindi la sede se è strategica va tenuta aperta fino almeno a quella data. Ma tornando ai fatti concreti servono circa 3500 euro per farsi che questo accada; come segretario di quel circolo dico che se qualcuno trova l’80% di questa somma, io mi impegno a trovare il restante 20%”.

Conclude il segretario: “Oggi al nostro popolo viene chiesto di rinunciare a diritti che sono molto più importanti della semplice chiusura di una sede, che comunque spero qualcuno ci aiuti a tenere aperta. Resto in attesa di fatti concreti e non semplici dichiarazioni”.