SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un punto. Un solo punto ottenuto ed un bicchiere che subisce i giudizi di chi preferisce vederlo mezzo pieno e chi mezzo vuoto.

Da una parte il pesante pareggio sul quale grava un aspro retrogusto di sconfitta mentre dall’ altra il pensiero che, in fin dei conti, il campionato è ancora lungo. A tentare di scovare il giusto equilibrio è proprio mister Mosconi il quale, a seguito della brutta gara disputata contro il San Nicolò, compare momentaneamente seduto sul banco degli imputati.

“Quella di domenica é stata una partita atipica – ha commentato – siamo stati molto piú compatti sotto il profilo difensivo ma meno brillanti in attacco. Dovevamo essere più assatanati. Sono arrivato a San Benedetto in punta di piedi e giustamente mi sono sentito da subito sotto esame. A bocce ferme sono i risultati che contano ed io cerco di trasformare le critiche in qualcosa di positivo. Adesso é meglio che puntino i fari su di me che sui ragazzi. Lo preferisco”.

Sembrerebbe un velato mea culpa eppure, circa l’ incontro in questione, il tecnico non sembra aver cambiato idea circa le sue scelte: “Ribadisco quanto sostenuto dopo l’ incontro – risponde con decisione – I cambi non avrebbero avuto effetto perché era una gara bloccata che doveva vivere sull’ episodio. Quanto avvenuto non é dipeso da moduli o aspetti tattici. Semplicemente non abbiamo giocato da Samb. Quello che deve cambiare é la testa e noi dobbiamo essere più feroci. In un anno non ho mai parlato degli arbitri ma questa volta l’ errore é stato lampante. Il rigore su Di Paola era netto e ribadisco che se ci fosse stata regolarità nell’ assegnarlo a quest’ ora avremmo avuto tre punti in più”.

Nulla da dire inoltre sulle critiche ricevute: “Le accetto come ho sempre fatto perché per me sono uno stimolo per migliorare – ha dichiarato Mosconi – Io credo nella cultura del lavoro e con molta umiltà abbasso le orecchie. Siamo ad un quarto del cammino che fino a questo momento non è stato così terribile. Capisco la rabbia dei tifosi e li comprendo anche perché io sono il primo a voler vincere tutte le partite ma adesso é inutile parlare perché anche qualora dovessimo fare cinque risultati consecutivi sono sicuro che al minimo errore prenderemmo coltellate. Queste é la piazza, questo é il calcio. A noi – conclude – manca una vittoria fuoricasa. Solo così può tornare la fiducia”.

Durante l’ allenamento del martedì a riposo Borghetti e Di Paola (quest’ultimo per un lieve risentimento). Tornati a sudare invece Viti e Baldinini i quali, con molta probabilità tornano a disposizione. Un occhio di riguardo per il difensore che verrà attentamente valutato nel corso della settimana.