
ROMA – “Bisogna valutare l’ipotesi di uscita dall’euro”: così Gianni Cuperlo ha risposto ad alcuni manifestanti, nei pressi di Piazza San Giovanni, a Roma, dove è in corso la manifestazione della Cgil contro il decreto Jobs Act del governo Renzi, i quali domandavano quale fosse la sua posizione rispetto alla moneta unica.
L’esponente del Partito Democratico avrebbe espresso quindi una posizione per ora inedita, almeno nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate alla stampa nazionale. Avremo modo di approfondire ulteriormente quanto da lui affermato a Roma.
Anche Stefano Fassina, ex responsabile economico del partito e viceministro all’Economia, da tempo in rotta con Renzi, ha detto apertamente ai manifestanti che occorre uscire dall’euro, come ribadito comunque in maniera palese nei suoi recenti interventi sulla stampa.
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concordo sull’uscita. ma fatta bene non all’italiana (cosi come si è entrato)
Mah finché non avevamo forti intereferenze straniere, la lira vinceva pure i nobel delle monete…
Quando erano esponenti di altri partiti a “soltanto” pensare un’uscita dall’euro TUTTI a dargli del matto,incompetente,disastroso, ci manda alla rovina,pericolosissimo…….
Ora ne parla un esponente importante del PD e vediamo cosa dicono i leccaculi dei giornalisti al soldo di chiunque stia al potere!
Giusto sfrinca , Salvini ne ha fatto un cavallo di battaglia tanto da arrivare ad una alleanza europea con Marìne Le Pen , e tutte le serve dei partiti a dargli del pazzo razzista.
Scommetto che questa notizia non verrà data dai media di regime, o peggio, se verrà data sarà utilizzata per denigrare gli avversarsi (o pseudo avversari) del reuccio di firenze.
Omnia vincit π et nos cedamus π
E’ solo questione di tempo…
Spero gli italiani si rendano conto del disastro scientifico portato avanti da questi criminali.
Detto questo chiunque ci porterà fuori da questo disastro verrà ringraziato ma messo davanti alla proprio cecità e inettitudine.
C’è chi queste cose le va dicendo da anni e gli sono state sbattute tutte le porte in faccia, la censura ha fatto da padrone.