GROTTAMMARE – Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e del consigliere comunale delegato ad A.n.i.m.a. Augusto Carboni.

Il consigliere Sandro Mariani si ostina a gettare fango su ANIMA facendo della bieca disinformazione. Cosa incomprensibile per un architetto come lui che dovrebbe essere onorato di poter dialogare da consigliere comunale della propria città con un intellettuale dell’architettura del calibro di Bernard Tschumi.

La sua nota stampa è così confusa ed evasiva che occorre fare chiarezza.

Il Comune non ha commesso alcuna scorrettezza nei confronti delle Istituzioni, ma ha soltanto agito ai sensi della legge; più precisamente dell’articolo 146, comma 9, del decreto legislativo n. 42/2004 che recita nella seguente maniera: “Decorsi inutilmente sessanta giorni dalla ricezione degli atti da parte del soprintendente senza che questi abbia reso il prescritto parere, l’amministrazione competente provvede comunque sulla domanda di autorizzazione”.

Abbiamo riportato il testo della legge per evitare a Mariani la fatica di cercarlo. Il testo è oggettivo: nel nostro caso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche non ha emesso il parere di diniego entro i termini previsti. Per legge, dunque, il Comune – quale ente delegato e competente – doveva emettere necessariamente l’autorizzazione paesaggistica riguardante Anima, e conseguentemente il permesso di costruire; tale permesso – lo ricordiamo al consigliere Mariani – è un atto tecnico-gestionale e non politico e non ha nulla di discrezionale.

Prima di parlare di scorrettezza e inganno – che sono termini risibili e poco opportuni – il consigliere Mariani, per il ruolo che ricopre, è obbligato ad approfondire le questioni che affronta e moralmente è obbligato ad essere rispettoso nei confronti degli amministratori e dei tecnici del suo Comune.