
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da una parte la richiesta di stringere i tempi, dall’altra tanta prudenza, ribadita in vista di futuri incontri di maggioranza. L’incrocio di Viale De Gasperi continua a far parlare residenti e negozianti, irritati per il silenzio e la lentezza dell’amministrazione comunale nel decidere il destino di un’intersezione chiusa ormai da quasi quaranta giorni.
I commercianti denunciano un allarmante crollo degli affari. “Il distributore esterno di sigarette ha incassato appena 356 euro tra sabato notte e tutta domenica”, lamentano i titolari della tabaccheria e ricevitoria Marchetti di Via Asiago. Prima dell’avvento delle transenne le entrate erano quasi il triplo. “Mille euro le raggiungevamo sempre. Nelle nottate feriali contavamo 200 euro, adesso solo 40. Di conseguenza gli ordini sono precipitati”.
Il mancato preavviso dell’intervento, datato 11 settembre, avrebbe inoltre causato un investimento azzardato: “Ci siamo impegnati nell’acquisto di un nuovo distributore. Il prezzo è di 16 mila euro, se avessimo saputo della loro idea qualche giorno prima avremmo evitato l’ordine. A noi chi ci rimborsa? Siamo stanchi di essere presi in giro, ogni volta che li interpelliamo ci rispondono che stanno decidendo. Quanto ci mettono?”.
Il sindaco viene pertanto criticato per aver snobbato i cittadini che gli chiedevano un confronto, mandando invece avanti gli assessori. “Per noi parlano oltre 1200 firme. Sarebbero state di più se la raccolta fosse durata più di una settimana. Possibile che un numero così importante di residenti non meriti di essere ascoltati?”.
Entro fine novembre il Comune dovrebbe battere un colpo, rivelando il percorso che intende intraprendere. Scartata la soluzione dei semafori dall’assessore Spadoni, in lizza rimangono la realizzazione di una rotatoria, con annessi rialzi pedonali (va verificato quanto riuscirebbe effettivamente a rendere più fluida la circolazione in una zona ad alto tasso di traffico), oppure la riapertura parziale del segmento, con la possibilità di immettersi in Viale De Gasperi soltanto dal versante ovest di Via Asiago. Ipotesi che tuttavia lascerebbe immutato lo scenario sul fronte est, dove insiste l’attività della famiglia Marchetti.
La protesta degli esercenti si è allargata a tutta Viale De Gasperi, che ha deciso di solidarizzare con gli esercenti penalizzati.
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E dopo la grande inchiesta sul mercato immobiliare di via Mentana (sempre stato di un’importanza vitale per la città), ecco l’intervista ad un tabaccaio che si lamenta dei mancati introiti dell’ultimo mese.
Sarebbe magari da fargli notare che prima c’erano altre presenze per via della stagione estiva o magari chiedere di fare un confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso.
Forse si dovrebbe essere un pò meno superficiali nelle analisi: se le critiche sono queste, ci credo che Gaspari sia riuscito nell’impresa di farsi rieleggere.
Io sono un superficiale, ma lei e’ in malafede. 1. L’inchiesta su Via Mentana, con il termine ‘inchiesta’ da lei utilizzato in maniera dispregiativa, era molto piu’ semplicemente un’intervista a SEI (6) agenzie immobiliari del territorio, che confermavano quasi tutte la stessa tesi. 2. Sull’incrocio credo di aver sempre mantenuto equidistanza, avendo garantito sempre la possibilità di esprimersi a tutti. Non ho intervistato un tabaccaio qualunque, bensì il tabaccaio che ha promosso una raccolta firme con oltre 1200 adesioni e denunciato un crollo d’affari superiore al 50%, assieme ad altri negozianti del posto. Non ho fatto altro che riportare le… Leggi il resto »
Guardi, sarà anche tutto vero quello che dice lei, ma è innegabile che studi condotti da professori universitari, commissionati dalla stessa amministrazione Gaspari, hanno prospettate soluzioni radicalmente diverse da quelle attuate da questi personaggi!
Il problema è che questa amministrazione decide tutta da sola, con provvedimenti che i fatti dimostrano inefficaci o peggio negativi per molte attività. Poi arrivano i saccenti che li difende dicendo:ma sono solo poche attività, solo tre o quattro! Ma questi non hanno nessun diritto? Ci sono 1200 firme non contano una cippa? E’ come le chiusure del lungomare la domenica! Per lo smog non servono letteralmente a nulla, i cittadini si lamentano perchè per il divertimento di pochi pseudo-atleti e di qualche organizzatore che ha il suo ben ritorno non possono uscire di casa, prigionieri in casa la domenica,… Leggi il resto »
La sua potrebbe essere una osservazione ragionevole. Pertanto la invito ad indicare, su questo tema che sta comunque costituendo una attrattiva per gran parte della popolazione (e non essendo noi un giornale elitario), un modo alternativo di informazione. Invece censurare le legittime polemiche dei cittadini, condivisibili o meno, fa parte di una cultura che non ci appartiene e spero neanche a lei.
Il problema è che se le critiche costruttive non arrivano dai giornali e ci si ferma alla polemichetta sterile del singolo, si rischia di fermarsi a guardare il dito che indica la Luna. La gravità della questione è che l’amministrazione è incapace di risolvere un problema della cittadinanza (troppi incidenti) e l’unica soluzione prospettata è quella della chiusura dell’incrocio: la mia critica era rivolta al trattamento individuale della vicenda, facendola passare per un problema di un singolo, mentre è un caso lampante in cui l’amministrazione dimostra tutta la sua incapacità nel porre rimedio ad una situazione critica. Quindi non dico… Leggi il resto »
Io direi piuttosto che l’amministrazione non vuole risolvere il problema visto che il suo provvedimento va contro quello delle consulenze dei tecnici (professori universitari che in materia hanno sicuramente più competenze di quelle presenti in giunta)!
Io rimango basito di fronte a questo tipo di polemiche. E’ ovvio che ogni cambiamento (seppur minimo come in questo caso) comporta resistenze da parte di alcuni. Qui non si tratta di avviare un referendum per decidere se chiudere o meno un incrocio. Se questo risulta uno dei più pericolosi della città, si prendono le misure più opportune e se necessario si chiude. Mi dispiace per il tabaccaio (metodo di paragone degli incassi alquanto discutibile), ma a questo punto le mie domande sono: – per garantire 500 € di incasso ad un esercente vale la pena correre il rischio di… Leggi il resto »