
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Disponibile a cercare soluzioni alternative, ma il famigerato incrocio di Viale De Gasperi non tornerà alle condizioni di partenza.
L’amministrazione comunale è in attesa del responso della Polizia Municipale e di approfondire i dati raccolti con i tecnici comunali. L’obiettivo è quello di andare incontro ai commercianti del posto, senza però rinunciare al principio prioritario della sicurezza di automobilisti e pedoni.
Non tutta la maggioranza è sulle stesse posizioni ed alcuni esponenti avrebbero già espresso le loro perplessità ai vari negozianti. Tra le soluzioni alternative allo sbarramento è sempre in lizza la rotatoria, vista come panacea di tutti i mali, ma svantaggiata dalla mancanza dello spazio necessario e dall’assenza di un percorso centrale da cui far immettere le vetture.
Ecco dunque farsi strada l’ipotesi della riapertura dell’intersezione con la possibilità di immettersi in Viale De Gasperi soltanto dal versante ovest di Via Asiago, così da alleggerire il traffico sulla Statale e in Via Toscana, percorso divenuto prediletto per chi deve recarsi in centro.
I negozianti intanto attendono novità, col timore che la vicenda possa prolungarsi all’infinito: “Più passa il tempo e più siamo penalizzati”.
Lascia un commento
Ecco un altro colpo di genio della ns. amministrazione… Ma non è più facile e trasparente dire ai cittadini: Scusate abbiamo fatto una cazzata!. Invece la boriosità del sindaco e della giunta non riescono nemmeno ad ammettere l’ovvio e pur di non darla “vinta” a molti, si inventano una pessima soluzione di sicuro solo provvisoria!
Ma lui è il sindaco di tutti!!!!!
Ma da quando sono i politici, sovente muniti di terza elementare, a trovare le soluzioni tecniche e amministrative alle problematiche di carattere urbanistico? Quello è un lavoro che tocca ai dipendenti e non certo a chi ha ben alti interessi da curare !!
Secondo la legge Bassanini, i dirigenti (e quindi i tecnici) “attaccano l’asino dove dice il padrone”. Il problema è che per attaccare l’asino dove dice il padrone non servono super stipendi!
Che la riforma del T.U.E.L. rappresenti una delle porcate più indegne, fortemente voluta dalla politica, è fuori discussione, è del tutto evidente che scaricando ogni responsabilità sulla dirigenza e nel contempo mettendola sotto scacco con la minaccia della revoca dell’incarico (alias indennità di posizione), i politici hanno avuto campo libero nel loro agire. Le responsabilità che oggi gravano sulla dirigenza sono abnormi e spesso affatto commisurate agli stipendi. Parafrasando la tua affermazione che condivido, direi che con la riforma del T.U.E.L. sono gli ASINI a dettare legge e andrebbero attaccati tutti inseme e poi ….