SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E alla fine Cristiano Militello arrivò pure a San Benedetto. Lunedì sera, l’inviato di “Striscia la notizia” ha lanciato la sua rubrica “Striscia il cartellone” direttamente dalla Riviera, andando a pescare personaggi bizzarri in giro per la città.
Si è partiti da Piazza Giorgini, dove è stato immediatamente chiesto a un passante di salutare Michelle Hunziker. Missione come al solito fallita. O riuscita, considerando l’esito a dir poco spassoso. Tentativo ribadito in Viale Secondo Moretti.
Militello si è dunque intrufolato ad un matrimonio celebrato nella Chiesa di San Giuseppe, in Piazza Matteotti. Definito “la risposta marchigiana alle nozze della Hunziker”, il comico ha tentato di carpire qualche informazione all’autista, che si è però rifiutato “per una questione di praisi”.
Registrato domenica, il servizio avrebbe dovuto ospitare anche le interviste all’uscita del Riviera delle Palme. Militello si era intrattenuto con Don Nicola Spinozzi. Alla solita richiesta di porgere i saluti ai conduttori, quest’ultimo aveva preferito salutare Gesù. La scena, scartata dal tg satirico, è stata immortalata da diversi tifosi e diffusa sui social network.
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A me non sembra che abbiamo fatto proprio una bella figura. Ma in fondo, tutti abbiamo diritto a 5 minuti di televisione… L’importante è apparire, a prescindere dal come. Il titolo dell’articolo mi sembra davvero provinciale.
Una città che riesce a polemizzare pure su Militello è una città allo sbando.
Per anni San Benedetto è stata associata alle Br. Questo obiettivamente mi sembra un non problema.
beh il fatto che Militello ci perculi, previa attenta selezione della dozzina, almeno, di interviste fatte non credo sia opinabile.
Quindi si, Militello ci sta sulle scatole. E non solo perché è entrato con le scarpe infangate nel nostro giardino, il discorso è estendibile a quando prende per i fondelli altri paesi e altre persone.
Bella figura ci ha fatto fare . Ormai lo stratagemma di questi servizi è chiaro ; fare una cinquantina di interviste e selezionarne 3 a dir poco “esilaranti” ,per non essere troppo offensivo e per rispetto degli intervistati , sottolineandone gli strafalcioni linguistici e le cialtronerie varie. Non ci serve tale pubblicità.
Alle vicende ‘rosse’ di San Benedetto sono stati associati film, documentari, conferenze, libri, interrogazioni parlamentari ecc. Forse non è stato Falcioni a studiare la storia sbagliata.
Alla Samb anche ma che c’entra. Poi il nome lungo è una sua invenzione perché assolutamente fuori tema rispetto alla storia rossoblu che lei conosce solo marginalmente.
Ribalta è un sostantivo che assume significato in base all’aggettivo qualificativo che segue. Da solo no.
Il resto è un gioco e niente più per il quale Militello è molto bravo. Offendersi è fuori luogo.
Io credo che se nei titoli evitaste il clamore con cui vengono celebrate tutte le apparizioni tv di San Benedetto, il nostro paese diventerebbe più città. Non basta più apparire. O si diventa protagonisti o si scompare.
Se si presenta potremmo accoglierla in redazione per darci una mano. L’accordo economico lo troveremo sicuramente. Sarebbe bello sapere anche chi sono i sambenedettesi ‘provinciali’ e quelli ‘cittadini’, se possibile. Chiediamo troppo?