
ASCOLI PICENO – Paolo D’Erasmo è il nuovo presidente della Provincia di Ascoli Piceno. L’ex sindaco di Ripatransone ha ottenuto il 63,4% dei consensi. Unico candidato in gara, succede a Piero Celani, che ha governato Palazzo San Filippo per cinque anni.
D’Erasmo è il primo presidente non eletto dai cittadini, bensì da semplici sindaci e consiglieri comunali degli enti di riferimento.
Non tutti i Comuni avevano “peso” uguale. D’Erasmo può vantare 268 schede a favore su 381.
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…Unico candidato in gara, succede a Piero Celani, che ha governato Palazzo San Filippo per cinque anni. D’Erasmo è il primo presidente non eletto dai cittadini. Quindi fatemi capire, la storia dell’abolizione delle province era una bufala, hanno abolito il diritto di voto dei cittadini alle provinciali, ok adesso ho capito.
La peggior riforma della storia, penso
ci sono state percaso le elezioni e non me ne sono accorto? Quando?
Renzi ha abolito SOLO il diritto di voto dei cittadini. Le province sono abolite solo sulla carta, non c’è nessun risparmio. Anzi un risparmio c’è:c’è meno democrazia! Ed è il primo passo, poi si passerà alla regione con gli eletti dei partiti (non dei cittadini), poi al governo, e alla fine ritorna baffò! D’altronde lui è diventato premier senza passare alle elezioni (come i suoi 2 precedenti). Siamo meno liberi!
Che pagliacciata. L’unica cosa che la riforma Renzi ha ottenuto è togliere la possibilità di scegliere ai cittadini da chi vengono amministrati. Ora si che si può parlare di casta! Anche se il Presidente della Provincia viene eletto da Sindaci che a loro volta vengono eletti dagli elettori è sempre un colpo inferto alla democrazia. Se le provincie si dovevan togliere bisognava farlo del tutto. Ed invece, le provincie rimangono i politicanti democristiani di destra e liberal di sinistra che si spartiscono il potere. E la politica è sempre più distante dal popolo che dice di voler rappresentare. Che pagliacciata!… Leggi il resto »
Con l’attuale metodologia di voto ( metodo D’hondt) non solo si estromettono i cittadini dal voto, favorendo con la ponderazione i rappresentanti dei comuni più grandi, ma si estromettono anche i partiti minori dalla possibilita’ di esprimere una propria rappresentanza, insomma questa metodologia premia i partiti maggiori, nel nostro caso il PD, quindi la vittoria era senz’altro scontata, ora starà all’attuale Presidente sfruttare il proprio potere nell’interesse di tutto il territorio e non solo a vantaggio del proprio partito.
Non è per caso che poteva contare su un accordo PD e centro-destra? Staremo a vedere le capacità giuridico amministrative del nuovo Presidente della Provincia, quelle di sapersi riciclare le ha già dimostrate!