
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cittadini che si avvicinano ai cassonetti dei rifiuti e che aprono i sacchetti per frugare al loro interno. La denuncia arriva da Elio Core, presidente del quartiere Porto d’Ascoli Centro che definisce tali episodi “gravi e sconcertanti, dettati dalla perdurante crisi economica”.
“Sono turbato nell’animo e nella dignità umana”, scrive in una lettera inviata all’assessore al Sociale, Margherita Sorge. “E’ mia consuetudine girare per le vie del quartiere per cercare di capire i problemi dei cittadini; sempre più spesso noto anziani che, a causa delle difficoltà economiche del momento, cercano qualche avanzo giornaliero delle famiglie per fare pranzo o cena. Alcuni mangiano una sola volta al giorno o si recano dal macellaio per acquistare una sola fetta di mortadella. Sono scene raccapriccianti, certamente non degne di una società civile e moderna. Una vergogna collettiva che si consuma nel più assordante silenzio e nella più totale indifferenza di tutti”.
Prosegue Core: “Vedere queste scene da terzo mondo è davvero avvilente. Un senso di sconforto e di pietà umana ti assale. Non possiamo accettare che tutto ciò passi inosservato e nella indifferenza di tutti, occorre reagire e porre in essere politiche sociali atte a rimuovere questa vergogna collettiva. So bene che le istituzioni locali si sono attivate venendo incontro a coloro che sono in difficoltà e sono tanti, e questo indubbiamente costituisce atto meritorio, ma occorre fare di più per eliminare questa miseria che sta raggiungendo vasti strati della società civile. I nostri concittadini in difficoltà non debbono vergognarsi della loro transitoria condizione di disagio sociale, possono rapportarsi con gli uffici preposti dal Comune o magari parlarne, se vogliono, con i Comitati di quartiere, per esporre la loro condizione di difficoltà, al fine di avere un aiuto”.
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Stai tranquillo Core. Questi sono tutti italiani. Gli altri hanno hotel ed assistenza. Gradirei assistenza anche per gli italiani senza nulla togliere agli extracomunitari che vivono anche loro in condizioni disumane. Solo un pò di parità.