
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tutto chiarito, apparentemente. Il caso Pasqualini sarebbe rientrato in quarantott’ore, con il consigliere comunale ribelle accontentato su vari fronti dopo la cena dei veleni di martedì.
Eppure, non tutti nel Pd hanno gradito i metodi dirompenti di Pasqualini, a partire da Pierfrancesco Morganti. Pure lui referente di Porto d’Ascoli, ha prima abbandonato anzitempo la riunione d’emergenza dei democratici di giovedì e poi completamente disertato la maggioranza del giorno successivo, assieme allo stesso Pasqualini.
Comportamenti che raccontano amarezza e una tensione che nel centrosinistra ancora fatica a scemare, a cui si aggiunge il già citato malumore del segretario del circolo nord, Andrea Manfroni.
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