
MONTE URANO – Non si venga a parlare di spot per il calcio. Il derby tra Civitanovese e Samb è stata di tutto – una guerra epica, fatta di errori e belle giocate – ma non una partita di calcio. Le due squadre hanno dato vita ad uno spettacolo vero, ma di spettacolo si è trattato.
Troppi errori, da una parte e dall’altra, con le due squadre incapaci di gestire il risultato, se stesse, e gli avversari. Le recriminazioni peggiori appartengono alla squadra di Mosconi, in vantaggio e con l’uomo in più dopo 7 minuti, e capace di gettare tutto all’aria.
Eppure non sembrava tanto difficile. L’intervento di Aquino su Di Paola era arrivato puntale e provvidenziale: l’ex Samb espulso, rigore segnato da Tozzi Borsoi, e partita in mano. La Civitanovese abbozza, per alcuni minuti, poi si risistema con l’ingresso di Gialloreto per Forgione (che nei 12 minuti in campo aveva già fatto una bella incursione).
Il 4-3-1-2 dei rossoblu è una squadra spezzata in due, tra un testa molto attiva (il trio Tozzi Borsoi-Napolano-Di Paola funziona benissimo) e un corpo molto abulico: la difesa ha molta difficoltà a gestire palla, e i centrocampisti non entrano mai in partita, sia in costruzione che in fase di non possesso.
A parte una bella occasione per Tozzi Borsoi (dopo l’uscita sbagliata di Agresta), i sambenedettesi creano pochissimo, lasciando ai “padroni” di casa la possibilità di aumentare il baricentro: col passare dei minuti i civitanovesi si fanno sempre più coraggiosi, in un contesto comunque povero. Poche occasioni, da entrambe le parti, finché l’occasione non se la crea Amodio.
“Creare”, sì, nel vero senso della parola: l’attaccante civitanovese riceve nell’area piccola sul lancio di Degano, resiste al primo intervento di Viti e – quando il difensore scivola terra – lo accompagna a sua volta, fingendo un colpo che non c’è. L’arbitro è lontano: rigore e rosso diretto. Dal dischetto Amodio non sbaglia, spiazzando Fulop. Parità, sia a livello di uomini che di risultato.
Dopo il pareggio i sambenedettesi si svegliano, e sfiorano il 2 a 1 con Tozzi Borsoi – che sull’angolo di Napolano anticipa tutti, batte Agresta, ma si vede sbattere la porta in faccia da Bensaja.
Lo stesso che pochi secondi dopo – come nel più classico dei contrappassi calcistici – si inventa la palla del 2 a 1, confezionata con la complicità della difesa avversaria, e realizzata da Pintori. Un gol che porta il marchio d’infamia di tutta la difesa, troppo immobile sia sul cross di Degano che sull’azione di Bensaja, dal lato opposto.
Siamo al 42′, e la Samb sembra già uscita dal campo. Nei minuti successivi c’è spazio solo per la Civitanovese, che tenta la via del terzo gol con Degano (bella punizione) e Pintori (tiro da fuori).
Nella ripresa la squadra di Mosconi parte con un piglio diverso, attaccando a testa bassa, con tanta lotta e poco governo: ne viene fuori un gioco a fiammate, con Tozzi Borsoi e Napolano che provano ad incendiare definitivamente la gara. Agresta è costretto ad un grande intervento su Tozzi Borsoi, così come Cossu sul tiro-cross di Baldinini. Su entrambi l’ispiratore è Napolano, lo stesso che – pochi minuti dopo – salva alla grande su Degano, che stava battendo a colpo sicuro.
Dopo diversi minuti senza padrone i rivieraschi danno un impulso immediato e inesorabile alla gara, con un uno-due tremendo. Registi e attori principali di questo intervallo in due atti sono Di Paola e Tozzi Borsoi: un assist e un gol a testa, nell’arco di un minuto. Prima Tozzi Borsoi per Di Paola (grande girata e gol), che ricambia il favore pochi secondi dopo.
Nel giro di un minuto i sambenedettesi tornano in vantaggio, nel giro di due minuti rimettono la partita in discussione: fallo ingenuo e inutile di Franco (già ammonito), secondo giallo, e Samb in 9.
Da qui in poi la partita perde completamente senso. Dopo il subitaneo pareggio civitanovese (altro assist di Bensaja, gol di Mioni) la partita diventa una sfida stile schiaffo del soldato, ma vis à vis: le due squadre si danno ceffoni a vicenda, ma nessuno riesce a gabbare l’altra. Ne esce fuori un continuo botta e risposta che lascia a bocca aperta per l’incredibile sequela di errori, mai banali.
La Civitanovese sfiora il gol con Degano (tiro violento, respinto), risponde la Samb con Di Paola (sopra alla traversa da due metri). Pochi minuti dopo Pintori spreca un contropiede 3 contro 2 finendo banalmente in fuorigioco, e sul ribaltamento di fronte Ubaldi e Baldinini costringono Agresta al doppio miracolo. Sull’angolo successivo i sambenedettesi bucano clamorosamente concedendo un contropiede 3 contro 1, ma Pepe (aiutato dal tocco sbagliato di Degano) spazza. Poi è il turno degli ospiti, che ci riprovano con Tozzi Borsoi e Di Paola, fermati da due grandi parate di Agresti.
Al 90′ Di Paola sembra finalmente in procinto di deciderla, ma – lanciato a rete – viene atterrato dal fallo di Cossu: altro rosso, e partita che diventa quasi un calciotto. Da lì al finale c’è giusto il tempo per Tozzi Borsoi, che esalta ancora Agresta – tarantolato.
Questa partita, scomodando Churchill, è stata “un indovinello, avvolto in un mistero, all’interno di un enigma“. la Samb ai punti ha meritato di vincerla, ma è inaccettabile il modo in cui ha rischiato di perderla. Mosconi dovrà capire cosa c’è da cambiare, come migliorare, e in che modo farlo. Se la squadra non cambia atteggiamento, sarà molto difficile arrivare al C-Day.
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Secondo me lei esagera nel giudizio e quindi appare un po’ prevenuto. Anche se ha fatto notare particolari reali, un centrocampo non all’altezza dei nomi (tra i quali metto anche Carteri) che lo compongono, difensori centrali da rivedere: io per esempio Maye Mame l’avrei tenuto. Senza Borghetti il reparto è un disastro. Per ora mi sento di rimproverare a Mosconi un solo errore: la sostituzione di Napolano che stava facendo in pieno il suo dovere impegnando sempre almeno due avversari. Mi incuriosisce tra l’altro questo passaggio del suo commento che non mi sembra molto naturale ma conseguenza di qualcosa che… Leggi il resto »
Forse mi sono spiegato male direttore. Volevo solo dire che abbiamo una compagine tecnicamente valida ed al di sopra dei risultati ottenuti, che l’allenatore ha buone referenze ed esperienza, che la piazza è caldissima e molto vicina alla società, che in sintesi esistono tutte le componenti per ottenere di più. Ma una volta vince la sfortuna, un’altra volta vince l’errore tecnico-tattico,un’altra volta il caso fortuito ci è contrario. Non si riesce a decifrare dove può arrivare questa squadra.Era soltanto il dubbio di un tifoso che cerca di trovare elementi oggettivi. Mi scusi direttore se le è sembrato che volessi nascondere… Leggi il resto »
Alla decima giornata ne sapremo di più. Adesso i suoi dubbi sono giusti e giustificabilissimi.
L’anno scorso avevamo lo stesso problema di fase difensiva ad inizio torneo, poi le cose si sono assestate piano piano.
E per quanto riguarda le espulsioni si può rimproverare solo quella di Tozzi Borsoi alla prima di campionato, comunque passata indolore poichè si sono vinte tutte e tre le gare in cui era squalificato.
Mi auguro che al capitano non venga la “depressione” visti i risultati numerici con lui in campo.
Non accadrà perché conoscendolo bene sappiamo che ha una forza morale e senso del realismo come pochi altri calciatori che hanno vestito la maglia della Samb. Teniamocelo stretto.